Parco Sila: Ferrari, riconoscimento Unesco partita importante

Cosenza  – “Dopo la scelta della Commissione nazionale italiana per l’Unesco di indicare la Sila tra le due candidature italiane alla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco per il 2019, se tutti agiamo insieme e nell’interesse generale potremo acquisire per i monti della Sila il riconoscimento che spetta ad un formidabile ecosistema, preservato nel tempo, che e’ unico sotto molteplici aspetti”. Lo ha detto Sonia Ferrari, commissario straordinario dell’ente arco della Sila, parlando in occasione della visita effettuata dal vice presidente della commissione Ambiente del Consiglio regionale. “E’ una partita importante – ha spiegato – che stiamo giocando con rigore e responsabilita’ e se la vinciamo ci consentira’ di tutelare e valorizzare la Sila e di consegnarla integra e produttiva alle nuove generazioni. Certo, si puo’ e si deve fare meglio e di piu’, ma l’esperienza che abbiamo maturato e l’attento e scrupoloso lavoro fin qui avviato, sono sicura che ci daranno ragione su tutti i fronti. La Sila non e’ solo uno scenario ambientale di primissimo ordine. E’ anche cultura e sentimento, storia e identita’ di un popolo, nonche’ radice plurimillenaria della civilta’ occidentale”. Articolato il report gestionale del Parco a cura del suo direttore, Giuseppe Luzzi: “L’Ente – ha detto – e’ particolarmente attento all’attivita’ di marketing e comunicazione per farsi conoscere sia a livello locale che oltre i confini regionali e nazionali. Sono stati promossi una serie di incontri rivolti a tutti gli attori locali per la concertazione e l’animazione territoriale, anche nell’ambito della Carta Europea del Turismo Sostenibile e grazie al riconoscimento quale Riserva della Biosfera Unesco. Si e’ consolidata la promozione dell’Ente come ‘Parco accessibile per tutti’. Sono stati realizzati oltre 700 km di sentieri e si e’ reso visitabile un arboreto dal valore inestimabile in termini di biodiversita’”.

Per il direttore del Parco, “numerose sono le progettualita’ realizzate nel corso degli ultimi anni, dall’incentivazione al turismo scolastico, della terza eta’ e dei diversamente abili per destagionalizzare i flussi turistici, ai numerosi e partecipati progetti di educazione ambientale rivolti ai bambini ed ai ragazzi, alle quattro prestigiose edizioni della Summer School del Parco. L’Ente e’ stato inoltre promotore del Piano ‘SILAvoro’, ammesso a finanziamento nel 2014, il quale interessa 17 comuni montani ed ha dato la possibilita’ a giovani laureati, disoccupati o inoccupati, di avere accesso a voucher, doti occupazionali, incentivi alle imprese e contributi per le start-up e le micro-imprese. Il Parco lavora da anni su progetti volti alla conoscenza ed alla tutela della biodiversita’, sviluppando, grazie ad apposite fonti di finanziamento ministeriali in concertazione con altri Parchi, progetti di analisi e monitoraggio sia delle componenti faunistiche che delle componenti floristiche, vegetazionali e forestali dell’altopiano silano”. Luzzi, in conclusione, ha detto: “In concertazione con la Regione Calabria, fin dal 2017, nell’ambito del Programma di azione 2014-2020 e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000, il Parco, insieme alle altre aree protette, e’ stato destinatario di finanziamenti per la realizzazione di progettualita’ connesse al monitoraggio ambientale, alla sentieristica ed alla realizzazione della ‘Ciclovia dei Parchi’ e coordina in qualita’ di capofila il progetto per la realizzazione di prodotti e servizi divulgativi e promozionali, in particolare per la messa in rete dei prodotti, servizi e infrastrutture nelle aree protette e Riserve della biosfera dell’Unesco della Regione” . L’incontro e’ terminato con la visita ai “giganti della Sila” affidati in concessione al Fai. Ha illustrato le peculiarita’ del bosco ultracentenario in cui svettano oltre 60 esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel Seicento dai Baroni Mollo, la responsabile della Riserva Naturale Biogenetica di Fallistro Simona Lo Bianco.