Revoca scorta: sfogo Capitano Ultimo, no omerta’ no mobbing Stato

Roma  – Domani, in coincidenza con l’anniversario dell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la scorta assegnata al colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, piu’ conosciuto come Capitano Ultimo, sara’ revocata e l’ufficiale, oggi, con una serie di tweet, esprime tutto il suo sdegno. “I peggiori sono sempre quelli che rimangono alla finestra a guardare come andra’ a finire. Sempre tutti uniti contro la mafia di Riina e Bagarella. No omerta’ No mobbing di Stato”, si sfoga in un tweet De Caprio che in un altro messaggio non manca di ringraziare chi, attraverso la piattaforma change.org, ha firmato la petizione contro la revoca della scorta (“Grazie a tutti voi per il coraggio, per l’esempio di fratellanza che ancora una volta mi state dando. Ultimo”). Rievocando le stesse parole del generale Dalla Chiesa contro “l’ingiustizia che sostiene la mafia di Riina e Bagarella e fa uccidere i combattenti del Popolo”, De Caprio se la prende anche con l’attuale comandante generale dell’Arma: “La mafia di Bagarella e di Riina non sono piu’ un pericolo. Cara mamma, c’era una volta la sicurezza dei cittadini. Chi l’ha visto il comandante dei carabinieri Giovanni Nistri?”. Capitano Ultimo, in un altro tweet, ricorda che domani alle 20 “alla nostra casa famiglia, con i carabinieri, con i mendicanti, con le famiglie, con chi vorra’ esserci, guarderemo negli occhi Rita Dalla Chiesa, e le chiederemo perdono…”.