Migranti: Sposato (Cgil), “a S. Ferdinando violati diritti umani””

Catanzaro  – “Nella baraccopoli di San Ferdinando c’e’ una sistematica violazione dei diritti umani”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, nel corso del suo intervento al congresso nazionale della confederazione a Bari.
“Dobbiamo elevare – ha aggiunto Sposato – la nostra capacita’ di azione su alcuni temi. In Calabria, nell’ultimo anno, sui temi dell’immigrazione abbiamo registrato tragedie che hanno riguardato la vita di persone come Soumayla Sacko, Becky Moses, Suwara Jaiteh, morti bruciati vivi nella tendopoli e baraccopoli di San Ferdinando. Dobbiamo capire se possiamo proporre un ordine del giorno per chiedere conto al governo italiano di quelle morti, perche’ li’ c’e’ una violazione sistematica dei diritti umani. Credo – ha sostenuto il segretario della Cgil calabrese – che una grande organizzazione come la Cgil debba ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo per chiedere che venga condannato il Paese per la violazione dei diritti umani che – ha rilevato Sposato – si sta perpetuando nel Mediterraneo e nella baraccopoli di San Ferdinando. Lo faremo come Cgil Calabria”. Sposato ha poi aggiunto: “Continueremo la battaglia nel contrasto alla ‘ndrangheta e al caporalato, perche’ le questioni dell’immigrazione non si risolvono se non si fa una lotta forte e netta alla ‘ndrangheta e al caporalato. Nel Mezzogiorno – ha sostenuto il segretario della Cgil calabrese – e’ una guerra, magistratura contro magistratura: noi dobbiamo sostenere i magistrati in prima linea nel fronte dell’antimafia e lo facciamo con le nostre costituzioni di parte civile, ricordando che i primi a fare questo stati noi in Calabria, in una terra spesso mal raccontata ma nella quale i nostri gruppi dirigenti sono sul campo dalla mattina alla sera. Partiamo dalla Calabria – ha concluso Sposato – per una grande mobilitazione per il Mezzogiorno”.