Ricerca: Cgil e Fiom, “Calpark non deve morire”

Catanzaro  – “Il Parco scientifico e tecnologico della Calabria (Calpark) non può essere lasciato morire. La Regione Calabria, l’Unical ed il sistema universitario calabrese devono immediatamente assumersi la responsabilità di un impegno concreto per invertire quello che si presenta come un destino segnato”. LO affermano iis egrtari generali della Cgil Calabria, Angelo Sposato, e di Cosenza, Umberto calabrone e quelli di Fiom Calabria, Massimo Covello, e Alberico Napoli.
“Da tempo – scrivono – come Fiom e Cgil, insieme alle altre organizzazioni sindacali, con i lavoratori tutti, stiamo insistendo perché si volti pagina. tanto ribadiremo mercoledi 8 maggio prossimo in sede di Ispettorato del lavoro, dove siamo stati costretti a chiamare i responsabili e la proprietà di Calpark al fine di formalizzare un percorso di rilancio dell’attività capace di scongiurare la chiusura e le conseguenti ripercussioni sui lavoratori”.
Secondo Cgil e Fiom, “da circa 25 anni Calpark, unico parco scientifico e dell’innovazione in regione, pur con tante contraddizioni e limiti, ha svolto un ruolo fondamentale nel campo della innovazione tecnologica contribuendo non poco alla crescita di esperienze imprenditoriali e start-up industriali fortemente avanzate. Oggi che l’intero Paese cerca di recuperare ritardi e destinare risorse economiche e progettuali alla ricerca, all’innovazione con programmi sostenuti anche dai fondi comunitari, sarebbe un vero e proprio scandalo – continuano – se si facesse morire Calpark per disinteresse, visioni miopi e sottovalutazioni. Noi non ci rassegniamo e continueremo – scrivono infine i sindacalisti firmatari – con i lavoratori, unitariamente a tenere attiva la mobilitazione”.