Migranti:Onlus collegate a ‘ndrangheta,truffa su gare pubbliche

Milano  – Ci sono delle Onlus che risultano essere collegate a “noti pluripregiudicati” appartenenti alla ‘ndrangheta’ al centro dell’inchiesta milanese che ha portato all’arresto di 11 persone per truffe relative alla gestione dell’emergenza dei migranti. Le indagini, si legge in una nota della Guardia di Finanza di Lodi, hanno fatto emergere “un pericoloso sodalizio criminale che si e’ stabilmente inserito nelle gare pubbliche per la gestione dell’emergenza dei migranti indette dalle prefettura di Lodi, Pavia e Parma. Stando all’inchiesta della Procura di Milano, i pluripregiudicati legati alla ‘ndrangheta avrebbero sfruttato le onlus per far ottenere a persone recluse, attraverso il rilascio di documentazione falsa, la concessione della misura alternativa alla detenzione da parte del magistrato di sorveglianza.

Migranti: truffa Onlus, intascati 7 mln dal 2014 a oggi
Le Onlus e le cooperative sociali indagate nell’ambito dell’operazione ‘Fake Onlus’ della Gdf di Lodi hanno beneficiato di oltre 7 milioni di euro di somme pubbliche dal 2014 a oggi. Lo afferma la nota sull’inchiesta che ha portato a 11 arresti. Nel corso delle attività investigative durate due anni, si afferma, si è registrata la progressiva costituzione di Onlus e cooperative collegate tra di loro da interscambi di cariche amministrative, appositamente costituite al fine di partecipare e aggiudicarsi le gare indette dalle prefetture, offrendo spesso il prezzo più conveniente al ribasso e producendo a supporto documentazione non veritiera sui servizi offerti ai migranti. L’alternarsi delle cariche nelle Onlus, si nota, era dovuta alla necessità di evitare che emergessero i precedenti penali di alcuni indagati.

Migranti: pm Prisco,queste Onlus eccezioni,da altre enorme lavoro
Le Onlus indagate nell’ambito dell’inchiesta della Procura milanese sono “eccezioni” che non devono far dimenticare “l’enorme lavoro” svolto dalle altre nella gestione dei migranti. Lo ha affermato in conferenza stampa il sostituto procuratore Gianluca Prisco, che con il procuratore aggiunto Ilda Boccassini ha diretto le indagini.
“Queste quattro Onlus sono quattro eccezioni, perchè poi dobbiamo vedere il grande lavoro che fanno le altre nella gestione dei migranti – ha detto – non bisogna sottovalutare l’enorme lavoro che hanno fatto le Onlus che hanno gestito i migranti”.

Migranti: onlus coinvolta partecipò a festival beni confiscati
Una delle onlus coinvolte nell’indagine della Procura di Milano che ha portato a 11 arresti ha partecipato al Festival dei Beni Confiscati alle Mafie del 2018. Una presenza che emerge dal sito di ‘Area Solidale’, questo il nome del’organizzazione, nella quale si da’ atto della presenza con una struttura in via Paisiello, a Milano, all’interno della quale era stata allestita una bicicletteria ‘solidale ed ecologica’.

Migranti: gip, Onlus costituite solo per lucrare su emergenza
Le Onlus al centro dell’indagine milanese “sono state appositamente costituite solo per lucrare sulla situazione di emergenza e per fare così ingresso in maniera illecita nel canale della distribuzione delle risorse pubbliche istituite per l’accoglienza dei migranti”. Lo scrive il gip di Milano Carlo Ottone De Marchi nell’ordinanza con cui ha disposto il carcere per un’indagata, i domiciliari per cinque persone e l’obbligo di dimora e di firma per altri cinque ancora.
Nel provvedimento, il giudice rileva che “nel periodo 2014-2015, in cui l’afflusso dei migranti sul territorio nazionale è stato maggiore, l’emergenza è stata fronteggiata con convenzioni dirette e bandi pubblici di gara dove l’unica certificazione/rendicontazione richiesta per i controlli da parte delle prefetture era un’attestazione relativa alla presenza dei migranti e dei giorni di ospitalità, sufficiente per ottenere i rimborsi previsti dai bandi”. Solo in seguito, come rimarcato anche dal pm Gianluca Prisco in conferenza stampa, la procedura di controllo è diventata più rigorosa e, con un decreto del 2017, è stato introdotto l’obbligo di certificazione della spesa per l’utilizzo dei fondi e una serie di altre misure per evitare truffe.
L’indagine della Procura di Milano è nata da una segnalazione dell’Uif di Banca d’Italia su operazioni sospette relative alla cooperativa ‘Area Solidale Onlus’. “L’inchiesta – ha spiegato Prisco – è stata condotta per lo più tramite accertamenti bancari dal 2014 a oggi. Le intercettazioni sono state fatte solo nell’ultimo anno e hanno riscontrato quanto emerso dall’analisi dei conti correnti”. Stando a quanto emerso dagli accertamenti, a ‘Milano Solidale’ sono andati 4 milioni e 832mila euro tra il 2015 e il 2018, mentre 1 milione e 133mila euro è spettato al consorzio ‘Area Solidale Onlus’ tra il 2014 e il 2016 e 1 milione e 531mila euro è finito agli ‘Amici di Madre Teresa’ tra il 2015 e il 2018.