Incidenti stradali: Istat, in Calabria 127 morti nel 2018

Catanzaro- Nel 2018 si sono verificati in Calabria 2.929 incidenti stradali che hanno causato la morte di 127 persone e il ferimento di altre 4.862. Rispetto al 2017, il numero dei feriti resta sostanzialmente invariato mentre aumentano gli incidenti (+0,7%) e le vittime della strada (+27,0%) in netta contrapposizione alla tendenza nazionale che presenta diminuzioni seppur modeste per tutti i suddetti aggregati. ​Nella regione Calabria, nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 20,2%, meno della media nazionale (-42,0%); nel periodo 2010-2018 si registrano variazioni, rispettivamente di -13,3% e -19%. Sempre fra 2010 e 2018 l’indice di mortalità sul territorio regionale è aumentato da 4,1 a 4,3 deceduti ogni 100 incidenti mentre quello medio nazionale è rimasto invariato (1,9).
Nel 2018, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), deceduti in incidente stradale, in Calabria è superiore alla media nazionale (46,5% contro 45,3%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni) il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è inferiore nel 2018 a quello nazionale (33,9% contro 48,8%).

Negli ultimi otto anni (2010-2018) l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Calabria passando da 10,1% a 17,3% mentre nel resto del Paese è aumentata da 15,1% a 18,4%. I costi sociali degli incidenti stradali quantificano gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla società a seguito delle conseguenze di un incidente stradale. Nel 2018 il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in oltre 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (283,1 euro pro capite) e più di 428 milioni di euro (217,7 euro pro capite) in Calabria; la regione incide per il 2,5% sul totale nazionale. ​Tra il 2017 e il 2018 l’indice di lesività diminuisce lievemente da 167,1 a 166,0; l’indice di mortalità invece aumenta passando da 3,4 a 4,3 decessi ogni 100 incidenti mentre quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) passa da 2,0 a 2,6. L’incidentalità rimane alta su entrambe le coste lungo la SS018 e la SS106 e nei comuni capoluogo di provincia. La pericolosità è alta lungo l’autostrada A02, sulla SP007 nel territorio di Cirò e sulle SPPP nel territorio delle Serre nonché nella provincia di Reggio Calabria sulla SP029 e sulla SP089 nell’area Lametina tra Girifalco e Maida.

L’indice di mortalità triplica nel comune di Crotone, diminuisce a Catanzaro e Cosenza.​Nel 2018 il maggior numero di incidenti (1.663, il 56,8% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 38 morti (29,9% del totale) e 2.652 feriti (54,5%). Rispetto all’anno precedente, i sinistri diminuiscono del 6,0% in ambito urbano e aumentano del 6,0% sulle strade extraurbane e del 29,0% sulle autostrade. Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (8,6 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,5 ogni 100).
Sulle strade urbane, il 49,1% dei sinistri stradali avviene lungo un rettilineo. Sulle strade extraurbane, tale percentuale sale al 56,9%. In ambito urbano gli incidenti che avvengono in corrispondenza degli incroci rappresentano il 28,6% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di una intersezione (10,4%) e in curva (8,3%). Lungo le strade extraurbane, il 26,3% degli incidenti si verifica in curva, il 5,4% nei pressi di un incrocio.​Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti è elevata, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza. Tra maggio e settembre si contano
1.328 incidenti (il 45,3% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subito lesioni 2.238 persone (46,0%) e 55 sono decedute (43,3%) (Figura 5). Il 76,0% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra l’una e le due della notte (12,5 morti ogni 100 incidenti) con un valore di molto superiore alla media giornaliera (4,3) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 40,7% degli incidenti notturni, il 26,7% delle vittime e il 42,5% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 7,2 decessi ogni 100 incidenti.(AGI)
RED/TIB