‘Ndrangheta: operazione contro cosca Labate, 14 arresti

Reggio Calabria  – È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 14 ordinanze di custodia cautelare – 12 in carcere e 2 agli arresti domiciliari – emesse nei confronti di capi, luogotenenti ed affiliati alla temibile cosca Labate intesa ‘Ti Mangiu’ di Reggio Calabria, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa e diverse estorsioni aggravate dal ricorso al metodo mafioso e dalla finalità di aver agevolato la ‘ndrangheta. Lo rende noto un comunicato.
Gli investigatori della squadra mobile della questura di Reggio Calabria, con il coordinamento del Servizio centrale operativo, coadiuvati dagli operatori del Reparto prevenzione crimine, stanno eseguendo anche numerose perquisizioni e sequestri di imprese e società. Impiegati circa 100 uomini e donne della polizia di Stato.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 presso la sala conferenze della questura di Reggio Calabria, alla presenza del procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri.

‘Helianthus’ è il nome che gli investigatori della polizia hanno dato all’operazione nel corso della quale, dalle prime ore di questa mattina, a Reggio Calabria, Roma e Cosenza sono stati eseguiti numerosi arresti e perquisizioni nei confronti di esponenti della ‘ndrangheta reggina. L’inchiesta della Dda sviluppata con un’articolata indagine condotta dalla squadra mobile di Reggio Calabria, ha consentito di ricostruire gli assetti e le dinamiche criminali del clan LABATE, una delle più temibili e potenti articolazioni della ‘ndrangheta unitaria, che controlla nella città di Reggio Calabria il popoloso quartiere Gebbione.
I poliziotti della questura stanno mettendo i sigilli ad alcune aziende nella disponibilità degli appartenenti alla cosca, operanti nel settore alimentare e della distribuzione di carburanti, il cui valore complessivo è di circa un milione di euro.

L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria fa luce sugli affari economici della cosca Labate, svelando – spiega un comunicato – un certo dinamismo in alcuni settori illeciti come quello delle scommesse on line, delle slot machines e dello sfruttamento delle corse clandestine di cavalli. Ma mantenendo tuttavia, viene sottolineato, un elevato interesse per quello che rappresenta il core business delle attività criminali da sempre espressione dello strapotere mafioso dei ‘Ti Mangiu’, segnatamente rappresentate dal sistematico ricorso ad attività estorsive nei confronti di operatori economici, commercianti e titolari di piccole, medie e grandi imprese, specialmente di quelli impegnati nell’esecuzione di appalti nel settore dell’edilizia privata nell’area ricadente sotto il dominio della consorteria mafiosa.

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