Capocolonna: sara’ rimossa colata cemento parco archeologico

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Crotone – Il ministero dei Beni culturali ha fatto marcia indietro sulla colata di cemento che nelle scorse settimane e’ stata posata sui resti di un foro di epoca romana, nel parco archeologico di Capocolonna a Crotone, spiegando che quel cemento sara’ rimosso subito dopo lo svolgimento dell’annuale pellegrinaggio mariano che si tiene in maggio. Lo ha annunciato l’ex soprintendente archeologica della Calabria, Simonetta Bonomi che, in quanto responsabile unica del procedimento per il progetto di tutela e valorizzazione del parco archeologico di Capocolonna, aveva autorizzato la cementificazioone, sollevando le proteste di associazioni e cittadini. Bonomi ha riferito di aver preso parte, nella giornata di ieri, ad un sopralluogo sul piazzale del santuario della Madonna di Capocolonna insieme al direttore generale archeologia del Ministero dei beni culturali, Gino Famiglietti. Nell’occasione e’ stato rimosso un quadrato di selciato, con l’impiego di una macchina ‘tagliasuolo’, operazione che ha attestato la facilita’ il rimuovere il magrone di cemento posto sui reperti.

“Quando sara’ bonificato il sito archeologico di Capocolonna celebreremo coi cittadini il trionfo della cultura sull’ignoranza del governo”. Lo affermano i parlamentari M5S Paolo Parentela, Dalila Nesci e Nicola Morra a seguito delle affermazioni dell’ex soprintendente dei beni culturali Simonetta Bonomi, che ha annunciato la rimozione delle recenti colate di cemento a breve, dopo la festa della Madonna di Capocolonna. I Cinque stelle continuano: “Sapevamo di avere cittadini e buon senso dalla nostra. Dopo mesi di protesta sui cantieri, per le strade e nelle aule parlamentari, finalmente siamo riusciti a ottenere una straordinaria vittoria, merito anche dei cittadini che hanno protestato a oltranza. Ora si dia spazio a proposte che rivalutino il patrimonio archeologico calabrese”. “Lo scempio al sito di Capocolonna – concludono Parentela, Nesci e Morra – ha avuto rilevanza nazionale. La figuraccia del governo Renzi e delle autorita’ regionali e’ palese. Adesso Dario Franceschini lasci il suo posto di ministro dei Beni culturali a persona piu’ capace e, soprattutto, non bugiarda”.