Libri: la Calabria contadina nella “Tana del Fajetto” di N. Greco

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Catanzaro – Un romanzo eroico, affascinante, intenso “La Tana del Fajetto” di Nino Greco. Una narrazione che cattura il lettore e lo immerge in tempi letterari forti che ricordano quelli della Sicilia di Elio Vittorini per la tempra e la passione che vi si ritrovano dentro e quelli della Calabria di Corrado Alvaro per gli ideali e l’energia che regalano cromatismi alla storia. Costruito con un linguaggio forte, essenziale e deciso, privo di inopportuni ingorghi descrittivi ma ricco di termini dialettali che hanno grande efficacia, il romanzo offre un’immagine non stereotipata del mondo contadino calabrese attraverso la storia di Angelo, adolescente ribelle, teso a difendere la propria dignita’ e quella dei suoi piu’ ‘miti’ familiari, contro le prepotenze perpetrate contro di loro da compare Bruno, un arrogante “capo anta”, pronto ad impartire ordini animato dalla convinzione di detenere una posizione di superiorita’ sui coloni. “Angelo non si persuase, abbasso’ lo sguardo e riprese a lavorare. Le rampate di fine giornata furono agitate, l’entusiasmo della mattina lo aveva abbandonato. Ogni tanto porgeva orecchio ai discorsi, ora seri ora spensierati, dei compagni. Compare Bruno gli sembro’ piu’ arrogante di prima: ostentava e rimarcava, oltremodo, il suo essere capo e ad Angelo, invece, appariva sempre piu’ sbruffone? Compare Bruno era da anni un capo anta nelle tenute dei Ruffo: con la sua anzinita’ e con i suoi modi untuosi era riuscito a farsi assegnare una gabella e si atteggiava sempre, con sgarbata superbia, con chi poteva osare? Ad Angelo, anche se ragazzo di appena quattordici anni, non mancava la scaltrezza per cogliere le sfumature e lo scopo di quei discorsi”. Stralci narrativi che denotano la tempra caratteriale del giovane protagonista che, nelle pagine, acquista sempre piu’ un piglio titanico, (di un titanismo fisico e interiore) che lo fa svettare nel corso della storia e aziona l’avvincente ‘macchina narrativa’, che parte dal rifiuto opposto dal ragazzo di assecondare le intemperanze del viscido e untuoso Bruno, per compiere un viaggio volto a conquistare spazi sempre maggiori di autonomia, mentre i grandi eventi della Storia ufficiale (la Grande Guerra) si intrecciano con la quotidianita’ vissuta dal giovane e da alcuni suoi amici, chiamati a confrontarsi con complesse e suggestive trame di un percorso esistenziale di formazione, dagli esiti sorprendenti.