Catanzaro: domenica in scena “C’era una volta”

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Catanzaro – Domenica 15 novembre alle ore 18,30 presso l’Auditorium “Casalinuovo di Catanzaro, prenderà avvio “C’era una volta”, spettacolo che chiuderà la rassegna “Festival D’autunno”. In scena Elisa Condello, Francesca Guerra, Michele Grillone, Roberto Malta, Francesco Passafaro, Stefano Perricelli, Rossella Rotella, Ines Rubino e Alessia Valia. Le musiche sono di Rosario Raffaele La rielaborazione teatrale e la regia sono di Francesco Passafaro.
“Abbiamo deciso di concludere questa edizione del Festival d’Autunno – ha dichiarato il direttore artistico Antonietta Santacroce – con una produzione originale per contribuire a valorizzare l’immenso patrimonio umano e letterario che la nostra Regione conserva. In scena le “meraviglie magiche” di Letterio di Francia che senza dubbio affascineranno grandi e piccini in una rappresentazione originalissima che ci consente anche di continuare a valorizzare i talenti calabresi. In particolare sono sicura che, come fu lo scorso anno per la Compagnia di ballo Giovanni Calabrò, gli attori di Teatro Incanto, formatisi per la maggior parte sotto la guida di Nino Gemelli, avranno modo di farsi apprezzare dal pubblico in questo originale e coinvolgente allestimento scenico”.
Le fiabe di Letterio rappresentano senza dubbio il giusto connubio tra il Sud e il cibo, elementi caratterizzanti questa edizione del Festival d’Autunno, che infatti oltre ai grandi nomi di Antonio Castrignanò, Franco Battiato, Al Bano, gli Osanna e i Napoli Centrale, ha proposto una sezione speciale dedicata al cibo e alle eccellenze, umane e gastronomiche. Anche le narrazioni popolari di Letterio di Francia infatti si snodano intorno al cibo, al mangiare, alla sua ricerca e al suo consumo, che sono ossessione e preoccupazione costante e quotidiana dei protagonisti.Domenica saranno rappresentate due fiabe: “Il mercante e la figlia” e “Re Pepe”. Se la prima è una sorta di Cenerentola calabrese, la seconda è invece assolutamente originale e intrisa di spirito popolare. Infatti all’idea tradizionale di una principessa che attende passivamente il suo principe azzurro, ne è anteposta un’altra, Isabella, che lo sposo decide di crearselo da sola. Per mesi e mesi setaccia e impasta zucchero e farina, ripetendo in continuazione la stessa canzone e attendendo pazientemente che il suo principe sia finalmente pronto e prenda vita.

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