Vinitaly: Statti “apprezziamo scelta regionale, ora Doc Calabria ed Enoteca“

Alberto-Statti-PresidenteLamezia Terme – “Apprezziamo la scelta della Regione Calabria di allestire un unico stand ospitando al suo interno decine di aziende vitivinicole; ci sono aspetti da correggere, elementi da aggiungere, ma nei fatti è un ottimo ed incoraggiante segnale verso quell’unità della produzione vitivinicola calabrese che eccelle per qualità diffusa nonostante numeri e quantità significativamente ridotte. Stare insieme è, dunque, una necessità prim’ancora che qualcosa di giusto e utile. E ci permettiamo di suggerire, perché in questa direzione lavoreremo alacremente, alcuni ulteriori passi che possono essere per la Calabria vinicola ed il suo sviluppo autenticamente decisivi”. Lo scrive in una nota Alberto Statti Presidente Confagricoltura Calabria, presente a Verona da giorni e nei padiglioni del Vinitaly, incontrando produttori, ragionando con i massimi esperti nazionali del settore e “dialogando con le Istituzioni presenti – scrive ancora – abbiamo potuto riscontrare come la proposta di un’unica Doc Calabria che identifichi la produzione regionale, proposta lanciata da Confagricoltura ormai un anno addietro, abbia fatto molta strada”. Per Stati comunque “la sfida che ci attende è quella di qualificare e far conoscere la Calabria come regione vinicola; non è una semplice questione di stile o di promozione perché ad imporre questo percorso sono le dinamiche di mercato ed i risultati ottenuti da altre regioni”. E a titolo di anticipazione Satti anticipa che “tra qualche settimana daremo luogo ad una specifica iniziativa su questo tema e con tutti i numeri renderemo evidente come la Sicilia, che ha varato la Doc unica, stia ottenendo risultati oltre ogni rosea aspettativa. Ed è emblematico – sottoiena – che tra i più accesi sostenitori della DOC Sicilia vi siano stati proprio quei protagonisti del marchio Donnafugata che, giusto per essere chiari, potevano anche campare di rendita. Invece, compreso il valore aggiunto della denominazione Sicilia, si sono lasciati da parte gli egoismi di etichetta e di territorio ed oggi contano milioni di bottiglie in più”. Per Stati il “secondo passo, ormai irrinunciabile e decisivo” è quello di “dar vita prima possibile, con mission e contenuti precisi, all’Enoteca Regionale”. Ed al Presidente Mario Oliverio chiede “su questa vicenda di investire tempo, energia ed autorevolezza”. E per il Presidente Confagricoltura Calabria “anche in questo caso valga come riferimento quanto è possibile conoscere tra i padiglioni del Vinitaly, intanto il caso dell’Umbria dove i produttori facendo sintesi ed unità riescono a gestire per intero il gravoso compito della promozione e poi l’ancor più eclatante caso dell’Emilia Romagna la cui Enoteca, ospitata nel Padiglione 1, sta mietendo- commenta ancora – successi straordinari, unisce il vino alla gastronomia regionale, è attiva sui mercati internazionali ed è, ironia della sorte, diretta da un calabrese testardo e capace”. Quindi per Statti “Doc Calabria ed Enoteca Regionale sono i due passi da fare, se si riuscisse a concretizzarli prima possibile e con un approccio di responsabile unità potremmo trovarci presto di fronte alla più grande azione di consolidamento e sviluppo del settore vinicolo calabrese”.