Agricoltura: Cisl, Arsac abbandonata al suo destino

arsac-600x450Catanzaro – “L’Arsac rischia di essere abbandonata al suo destino fatto di proroghe, di una governance non definita, di un sistema di gestione aziendale che procede di giorno in giorno senza avere un orizzonte temporale certo e definito; una situazione di estrema difficolta’ e confusione sui luoghi di lavoro e negli uffici che evidenzia l’assenza di una prospettiva su una importante e strategica azienda che, lo ripetiamo, dovrebbe avere per legge ed anche in relazione alle circostanze regionali un’importanza fondamentale per il territorio calabrese e le sue produzioni agricole locali”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, Michele Sapia e Paolo Tramonti, rispettivamente segretario regionale della Fai,Cisl e segretario generale della Cisl Calabria. “Attendiamo dalla giunta regionale, dal Presidente Oliverio e dall’on. Mauro D’Acri – scrivono – risposte esaustive e rassicuranti. Come sindacato – spiegano – abbiamo fatto della responsabilita’, del confronto e delle proposte la nostra cifra distintiva, gli elementi caratterizzanti di una rappresentanza che non vuole solo dare voce ai problemi, alle esigenze ed alle emergenze ma vuole concorrere alla definizione di soluzioni sostenibili. Ed e’ per questo – spieganbo – che siamo vigili ed attenti rispetto ad una complessita’ regionale nella quale sussistono realta’ e situazioni che non ricevono un’adeguata considerazione; vicende che riguardano enti ed istituzioni che sarebbero si’ strategiche ma che appaiono abbandonate al loro destino. L’attenzione pubblica e conseguentemente quella della politica regionale – scrivono ancora – e’ infatti sollecitata da situazioni fin troppo note e rispetto alle quali si e’ costretti, prima o poi, ad intervenire in svariati modi. Altre realta’, invece, pur in presenza di condizioni che richiederebbero attenzione ed interventi si trascinano stancamente senza che vi sia una qualsivoglia strategia di tutela, sviluppo o anche semplice valorizzazione. E’ il caso dell’Arsac, l’azienda regionale che nasce anche a seguito della riforma regionale di pochi anni addietro; come sindacato – dichiarano – siamo convinti che questa azienda possa realmente favorire l’ammodernamento e lo sviluppo dell’agricoltura calabrese attraverso azioni di promozione, sperimentazione e trasferimento di processi innovativi”.