Catanzaro – Sono state tutte rinviate a giudizio oggi dal giudice distrettuale dell’udienza preliminare di Catanzaro tredici persone coinvolte nell’inchiesta antimafia denominata “Romanzo criminale”, diretta contro il clan Patania di Stefanaconi, con la quale sono stati contestati, a vario titolo, l’associazione mafiosa, e poi estorsioni, usura e reati in materia di armi, aggravati dalle modalita’ mafiose. Il giudice, Assunta Maiore, ha mandato sotto processo tutti coloro i quali non hanno in precedenza chiesto il rito abbreviato, e precisamente: i fratelli Salvatore, Saverio, Giuseppe, Nazzareno, Andrea e Bruno Patania; la loro madre, Giuseppina Iacopetta, ritenuta al vertice della cosca dopo l’uccisione del marito, il boss Fortunato Patania durante la faida con i Piscopisani; Cosimo e Caterina Caglioti; Nicola Figliuzzi; Cristian Loielo; Alessandro Bartalotta; Francesco Lo Preiato; e l’ex maresciallo dei carabinieri Sebastiano Cannizzaro, il militare accusato di concorso esterno in associazione mafiosa perche’ avrebbe agevolato il clan Patania di Stefanaconi, che da pochi giorni e’ tornato in liberta’ dopo quasi un anno di custodia cautelare in carcere. Per tutti il processo avra’ inizio l’8 giugno nell’aula bunker di Vibo Valentia (nel collegio difensivo, fra gli altri, gli avvocati Antonio Lomonaco, Sergio Rotundo, Casuscelli, Gregorio Viscomi, Francesco Sabatino, Gianfranco Giunta). Inizieranno il 4 maggio, invece, i giudizi abbreviati chiesti lo scorso 27 febbraio dagli altri sette imputati di “Romanzo Criminale”: Antonio Sposato, Toni Mazzeo, Rosalino Pititto, Daniele Bono (collaboratore di giustizia), Alex Loielo, Damiano Caglioti e Riccardo Cellura. Stralciata, infine, la posizione del prete don Salvatore Santaguida – trasferito da tempo dalla parrocchia di Stefanaconi – per una mancata notifica dell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare. Nel procedimento sono costituiti parte civile il Comune di Stefanaconi, la Provincia di Vibo, Sos Impresa e un’azienda.