Operazione Andromeda: Santo Iannazzo, Buffone e Lo Scavo in libertà

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Lamezia Terme – Altri soggetti, Santo Iannazzo, Peppino Buffone e Vincenzino Lo Scavo, finiti nell’operazione Andromeda, tornano in libertà. Infatti, il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha revocato la misura della custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini del tribunale, su richiesta della procura distrettuale antimafia, disponendo l’immediata liberazione dei tre. Santo Iannazzo, difeso dall’Avvocato Renzo Andricciola, Peppino Buffone, difeso dall’avvocato Francesco Gambardella e Andricciola e Vincenzino Lo Scavo difeso dall’avvocato Lucio Canzoniere, che da ieri sera sono tornati nelle rispettive abitazioni, erano stati tratti in arresto insieme ad altre 45 persone, accusati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, danneggiamento e detenzione illegale di armi ed esplosivo.
La ditta di cui è titolare Santo Iannazzo, secondo gliinvestigatori sulla base delle dichiarazioni di alcuni pentiti (Giampà-Torcasio) e testimoni di giustizia – “era tra le ditte inserite in seno alla omonima cosca e attraverso la quale oltre a riuscire ad accaparrarsi quasi la totalità dei lavori di Lamezia Terme ha anche la possibilità di intrattenere rapporti con svariati imprenditori”. Ad indicare agli inquirenti che Peppino Buffone e Vincenzino Lo Scavo avrebbero fatto parte della cosca Iannazzo, finendo così nell’inchiesta Andromeda, è stato anche Giuseppe Giampà che “pur non avendo mai avuto a che fare con loro li conosceva” e agli inquirenti ha riferito che “entrambi fanno parte del gruppo criminale Sambiasino di cui ho parlato in precedenza e segnatamente BUFFONE Peppino si occupa del settore imprenditoriale edile sfruttando sempre la sua appartenenza alla cosca e quindi imponendo i subappalti e le percentuali sulle forniture dei materiali edili, nonché si occupa anche di usura; LO SCAVO Vincenzino si occupa di usura e di armi tanto da poter essere paragonato a personaggi come Rosario CAPPELLO o Vincenzo TORCASIO ”u niguru o Mario CHIEFFALO; e quindi svolge la funzione di armiere per la suddetta cosca”. Anche Angelo Torcasio e Rosario Cappello hanno reso dichiarazione nei confronti degli indagati che ora sono stati rimessi in libertà.