Lamezia: Leone (Unità Socialistà), “suicidio imprenditore e’ punta iceberg della crisi calabrese”

Tonino Leone

Tonino Leone

Lamezia Terme – “Il suicidio dell’imprenditore Luigi Conetta di appena 55 anni è la punta dell’iceberg della crisi che sta mettendo in ginocchio Lamezia Terme e la stessa Calabria. Ciò che non più tollerabile è l’indifferenza delle istituzioni a qualunque livello rispetto alla chiusura ormai dilagante delle imprese ed alla desertificazione del tessuto produttivo che collocava la città ad uno dei primi posti all’interno della regione”. Ad affermarlo in una nota è il segretario regionale di Unità Socialista Tonino Leone. “L’imprenditore – per l’ex consigliere regionale – non può essere lo strumento su cui si consumano vessazioni e soprusi attraverso un sistema creditizio tanto cieco quanto ottuso, accompagnato da Istituti di Riscossione su cui brilla Equitalia per la spregiudicatezza e spesso la non osservanza della normativa che pure da spazio e tolleranza al sistema impresa. Si chiede, si pretende, si impone, sotto la minaccia dei decreti ingiuntivi e quindi della messa all’asta, degli stessi strumenti dell’azienda e della stessa abitazione, lasciando, senza prova d’appello, per chi ha speso la propria esistenza per una vita decorosa imperniata sul lavoro”. Per Leone “tutto questo stride con l’andazzo, ormai dilagante, dentro e fuori le istituzioni, di un sistema di corruzione che coinvolge apparati dello stato e stesso settore creditizio”. “E’ giunto il momento – prosegue il segretario regionale – che la società civile: cittadini, imprese, sindacati, associazioni, impongano un cambiamento di rotta, rispetto ad una linea di prevaricazioni ormai dilagante all’interno della Calabria e dello stesso nostro territorio. Non si cambia pagina solo accendendo qualche candelina, né lanciando appelli di astratta solidarietà ma se si afferma una linea di mobilitazione in cui i soggetti protagonisti sono le volontà che solo il popolo onesto ha la possibilità di esprimere. L’ipocrisia, la logica del rinvio, o peggio ancora sule contraddizioni, oggi va respinto con forza e ributtato oltre la siepe”. “Lamezia – prosegue Leone – ha un’opportunità di guardare in profondità, dentro e fuori, i comportamenti dei protagonisti che hanno caratterizzato ed affossato la vita della città, ponendo un argine e mettendo a centro il protagonismo dei cittadini che scrollandosi dell’inerzia e dalla sfiducia, recuperino la propria identità e la determinazione per fare di Lamezia una città che riprenda il proprio percorso nel contesto regionale. Culturalmente Lamezia ha espresso, anche nel recente passato, posizioni politiche e culturali autonome pur ancorate all’interno di una regione che oggi più di ieri si deve essere unita ed equilibrata. Noi su questa traiettoria, senza fare sconti a nessuno, parleremo il linguaggio della chiarezza!”. “Nei prossimi giorni – conclude – sarà assunta una iniziativa, coinvolgendo la città per richiamare alle proprie responsabilità i soggetti istituzionali che sovraintendono sia alla regolazione del credito sia gli addetti alla riscossione con particolare riferimento ad Equitalia”.