Lamezia: Panedigrano a Crapis, “adesso con chi stai?”

Nicolino Panedigrano

Nicolino Panedigrano

Lamezia Terme – “Se avessi comprato, senza magari leggerli a sbafo, i quotidiani locali, avresti visto che almeno da uno di essi il comunicato veniva attribuito a te. Sinceramente mi sono perso dietro i tuoi bizantinismi e le pretenziose allusioni. Quel che mi pare emerga dalle tue contorte precisazioni è che sei rimasto al classico giochino dei bambini: tirare la pietra e nascondere la mano. Davvero un gran coraggio per un raffinato uomo politico come te. Sì sono vecchio, ma certo non per la politica che pratico, sono imbiancato e la sconfitta mi si addice. Ma non cercare di sfuggire e di nasconderti, sono le parole e i toni che ha sempre usato De Biase nei miei confronti. Se non sai usarne altri è un problema tuo e/o del tuo partito (che di sconfitte di questi ultimi tempi un poco se ne intende pure). Io sono rimasto agli insegnamenti del PCI di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer (passando dopo lo scioglimento con Cossutta e Bertinotti). Tu, mi par di capire dal livore dei tuoi interventi, che di Magri condividi solo la … magrezza. Sarà che, come ben sai per essere stato il mio medico, son miope, ma tutta questa mole di lavori della Giunta Speranza io non l’ho vista. Ne ho visti sì alcuni, ma di essi qualcuno, come piazza Mazzini o piazza Repubblica, sarebbe stato meglio non vederli. Non fare poi come le vecchie zitelle che per nascondersi gli anni fanno finta di non saper contare. Se ci metti dentro il Manifesto, conti per tre PCI-PDS-DS che tre formazioni diverse sono state, e per due Sinistra Democratica e SEL, con la serie dei partiti che ha frequentato arrivi giusto a sette. Ma, come dice lo spot televisivo, la vera domanda ora è … un’altra. Adesso con chi stai? Con il compagno di partito Piccioni o con il tuo collega Sonni?”