Lamezia: a Nicastro le meraviglie di casa Statti

Palazzo Statti

Palazzo Statti

di Carlo Macrì
– Lamezia Terme – Lo scrittore svizzero Charles Ddier l’aveva raffigurato in una sua litografia, agli inizi dell’800. Il palazzo di proprietà della famiglia Statti, un tempo Stath, sorge all’interno del centro storico di Nicastro, quasi ai piedi del castello Normanno. La struttura di tre piani, con vista mozzafiato sul golfo di Lamezia Terme, si affaccia su largo Damiano Statti, ed è un chiaro esempio di architettura tardo barocca. Palazzo Statti è uno degli edifici più rappresentativi del Settecento calabrese. La facciata principale costituita da piccoli balconcini con ringhiere stilizzate è ricca d’intarsi a forma di conchiglie e ventagli che coronano tutto il perimetro dell’edificio dove rimbalzano a sequenza alternata campate concave e ritmate. Il tetto è a sbalzo di tegole. Il monumentale portale d’accesso in pietra granitica esprime un arco dalle forme morbide ed elaborate.

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L’androne è un fiorire di colonne sormontate da capitelli corinzi che cinturano il cortile adornato con piante tropicali con al centro una grande vasca d’acqua dolce dove si agitano pesci dai colori variopinti. Nella parte posteriore c’è il giardino con mura di cinta che ripropone le forme ondulatorie della facciata. La scala di marmo bianco, avvolgente, conduce ai piani alti. Le 30 stanze sono affrescate con dipinti di origine barocca con pavimenti di marmo rosa e graniglia a rombo e stilizzata. All’ultimo piano il salone di rappresentanza della famiglia Statti con foresteria per gli ospiti. Un posto off limts all’epoca ai minorenni della famiglia. Abilitati a varcare la soglia d’ingresso, come lasciato scritto nel testamento di un antenato, solo al compimento della maggiore età. Anticamente il palazzo ha rappresentato un luogo d’incontro dell’aristocrazia calabrese. Nelle famiglie della vecchia Nicastro si ricordano le feste e i balli in stile-gattopardo che si tenevano a palazzo.

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Memorabile il ballo in maschera negli anni ’30 con ospiti che indossarono autentici abiti settecenteschi scovati in perfetta forma nei bauli della soffitta dell’antico edificio. Statti significa oggi autorevolezza nell’imprenditoria agricola. Cinquecento ettari, che fondono storia sociale, cultura e paesaggio agrario. L’azienda, vanto di quattro generazioni, produce 700.000 bottiglie di vini annue. (articolo pubblicato sul Corriere della Sera)
Carlo Macrì