Pasqua Lamezia: il Vescovo Cantafora ha celebrato la Messa del Crisma in Cattedrale

Mons Luigi Cantafora

Mons Luigi Cantafora

Lamezia Terme – “Per poter vivere il nostro ministero sacerdotale cerchiamo l’incontro, primariamente, con tante persone che sono in attesa del lieto annuncio del Vangelo. Non ci servono le dogane davanti alle chiese, ma le porte aperte! Non possiamo perdere il contatto con la gente, selezionando i nostri destinatari e rischiando di trasformarci in un “gruppo di eletti che guardano a se stessi”. E’ il monito ai sacerdoti del vescovo di Lamezia Terme Mons. Luigi Cantafora che questa mattina ha presieduto in Cattedrale la celebrazione della Messa Crismale, insieme ai sacerdoti e ai religiosi della Diocesi lametina. La funzione ha aperto il Triduo Pasquale, i tre giorni in cui la Chiesa celebra l’evento centrale della fede cristiana: la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù Cristo. La celebrazione è stata animata dalla Corale “Benedetto XVI” accompagnata dall’orchestra del Liceo Campanella.

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Il richiamo all’urgenza dell’annuncio del Vangelo e l’invito a essere immagine di una Chiesa “povera e gioiosa” sono stati al centro dell’omelia del Vescovo di Lamezia che, nel giorno in cui ricorre anche l’undicesimo anno dell’ingresso in Diocesi, ha ringraziato i sacerdoti “dei quali in questi anni, ho avuto modo di conoscere l’amore che voi sacerdoti avete per questo nostro popolo. Insieme abbiamo sperimentato la fatica che l’annuncio del Vangelo comporta, come anche la gioia di “portare frutto”. Ho conosciuto il vostro servizio e in molti anche la costanza nelle tribolazioni che non mancano mai. Per tutto ringrazio Dio perché, «Egli sopporta coloro che balbettano le grandezze del suo amore e della sua grazia in Cristo Gesù» e ringrazio anche voi”
“Riscopriamo in noi la carica profetica, non parolaia, dell’annuncio del Vangelo, che coinvolga prima di tutto la nostra vita, senza ritenerci troppo “maestri”, ma piuttosto diventando “testimoni” capaci di rendere ragione della nostra speranza”, ha detto il pastore della Chiesa lametina ai sacerdoti evidenziando anche l’importanza del ruolo dei laici nella Chiesa poiché “solo la forza di una testimonianza consapevole ci permette di entrare nelle sfide attuali insieme ai tanti laici che, facendo l’esperienza della riscoperta del loro Battesimo e percorrendo veri itinerari di fede, sono pronti a coinvolgersi nell’annunzio del Vangelo: senza i laici, non c’è pastorale di Chiesa ma di una sparuta porzione di Chiesa”.

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Dal vescovo lametino, un invito ai sacerdoti a custodire ed essere testimoni di quella gioia,che ha origine nell’evento pasquale della Resurrezione di Cristo: per il presule “c’è una tristezza che avvelena la vita di molte persone, compresi noi sacerdoti: è un tarlo mortifero. Se abbiamo gustato la vera gioia, non temeremo di smascherare l’insoddisfazione profonda che alberga in ogni chiusura in se stessi.”
Sul tema delle vocazioni, per il Vescovo di Lamezia “ogni sacerdote che vive veramente il suo ministero è attento a scorgere le vocazioni dei giovani e delle giovani. Occorre chiedere al Signore – per noi – una vera paternità in questo campo e osare di più e meglio nell’accompagnamento. Così, anche se ogni vocazione è dono dall’alto, Dio chiede la nostra collaborazione per donare più sacerdoti e consacrati alla sua Chiesa.”

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Nel corso della celebrazione sono stati benedetti gli oli santi utilizzati dalla Chiesa nei Sacramenti. Questa sera il Vescovo presiederà la Santa Messa in Coena Domini in Cattedrale. Domani, Venerdì Santo, dopo l’Azione Liturgica della Passione del Signore in Cattedrale alle 18, seguirà la processione con le effigi del Cristo Morto e dell’Addolorata e a seguire la celebrazione della Via Crucis su Corso Numistrano animata dai religiosi e dalle religiose della Diocesi.