Lamezia: Mtl propone “mini sanatoria per le prime abitazioni costruite nel “ventennio rosso””

Nella foto Furgiuele - Mascaro - Cristiano

Nella foto Furgiuele – Mascaro – Cristiano

Lamezia Terme – Illustreremo da qui fino al 31 maggio tutti i dieci punti del programma di Mtl “Noi partiamo da 10” , che è la base dell’accordo elettorale con il nostro candidato a Sindaco Avv. Paolo Mascaro.Oggi, toccheremo il problema dell’abusivismo edilizio, un fenomeno, che ha provocato pesanti conseguenze allo sviluppo urbanistico e alla qualità del paesaggio. Tali negatività si riflettono costantemente sul lametino, che continua ad essere teatro della “legalità ad intermittenza”. Lo affermano in una nota congiunta Massimo Cristiano (Consigliere Comunale Mtl) e Fernando Giacomo Isabella (portavoce Mtl), per i quali “e’ bene rammentare che nella Piana il 40% del patrimonio edilizio è abusivo: una condizione lasciata in eredità dal centrosinistra, con il 98% di questo patrimonio raggiunto da utenze comunali con il pagamento di tutte le tasse locali.Questa situazione, si presenterà alla futura amministrazione, chedeve governare e risolvere il deficit con senso di responsabilità evitando quell’atteggiamento superfluo, giustizialista e menefreghista degli ultimi 20 anni”. I due esponenti, rendo noto che “ Mtl a tutela dei lametini, ha nel suo programma elettorale la mini sanatoria, che offre la possibilità di regolarizzare la condizione dell’immobile con il pagamento di un mini canone di 100 euro al mese, tramite la sottoscrizione di una apposita convenzione, tra Comune e “inquilino””.Questa misura, spiegano, “si rende necessaria e vincolante per il Comune per tre motivi a) gli immobili abusivi sono di proprietà comunale quindi è svantaggioso abbattere un immobile che è della collettività b) il costo per abbattere un immobile (in media 50.000 euro) graverebbe sulle casse comunali, che in questo momento sono in “rosso” c) i tempi per abbattere un solo immobile sono necessari circa 4 mesi”. Cristiano e Isabella, poi, che “gli immobili sono circa 5000, quindi con un costo insostenibile per qualsiasi Amministrazione Comunale. Questa – aggiungono – è senza dubbio l’unica strada percorribile, associata ad un piano particolareggiato di recupero degli immobili abusivi: dichiarando la pubblica utilità solo ed esclusivamente per la prima abitazione, tramite delibera di Consiglio Comunale”. Per i due esponenti di Mtl “e’ bene rammentare che l’abusivismo è nato sotto i governi di centro sinistra sostanzialmente per tre ordini di motivi: per mancato controllo del territorio, per eccessiva burocrazia da parte degli uffici comunali (anche fino a 5 anni per il rilascio di un permesso a costruire) e per l’ ultimo piano regolatore 1997( sindaco Lo Moro) che nei fatti ha ostruito la normale espansione del centro urbano verso i quartieri periferici”. E come “primo atto”, annuncino che “si procederà ad incrociare i dati con l’agenzia del territorio escludendo da questo programma chi ha costruito a titolo speculativo e l’immobile che non supera il collaudo statico o che è stato costruito in zone con vincolo idrogeologico”. Tale proposta a giudizio di Cristina e Isabella, “ ha fondamento giuridico per come stabilito dalla delibera di Consiglio Comunale del 12 Dicembre 2009. Gli introiti derivanti da questa operazione permetteranno di recuperare, in parte, il dissesto economico creato dal governo locale di centrosinistra a danno dei lametini e di finanziare anche gli asili nido gratis”.