Operazione Columbus: Gip Lamezia convalida fermi

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Lamezia Terme – Giornata di interrogatori quella che si è conclusa alle 16 di oggi, durante la quale il Gip  Carlo Fontanazza ha proceduto ai giudizi di convalida dei fermi disposti nei confronti dei 5 lametini arrestati dall’FBI e dalla Polizia su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, interrogando ogni singolo indagato comparso insieme ai suoi difensori. Nessuno di loro si è avvalso della facoltà di non rispondere, avendo preferito replicare alle accuse e rispondere alle domande che Giudice, pubblico ministero e difensori hanno posto. La mattinata è iniziata con l’interrogatorio di Pino Fazio che, difeso dall’Avvocato Leopoldo Marchese, ha contestato le accuse che gli sono state mosse, cosí come ha fatto Cosimo Berlingeri, difeso dall’Avvocato Pino Zofrea. È stato poi il turno di Alfonso Santino Papaleo e di Salvatore Caparrotta, difeso dagli Avvocati Maria Bonaddio e Antonio La Russa e, per chiudere, quello di Fazio Franco, difeso dall’Avvocato Aldo Ferraro. Fazio ha contestato categoricamente le accuse che gli sono state contestate, rispondendo per oltre due ore alle domande del Giudice e del suo difensore, spiegando i motivi esclusivamente lavorativi dei suoi rapporti con il cugino Gregorio Gigliotti, e le ragioni per le quali si è recato 2 volte in Costa Rica su incarico del suo parente. “Sono stato per anni rappresentante di commercio di olii per attrezzature agricole, e quando nelle conversazioni intercettate si fa riferimento al termine olio non era per riferirci a sostanza stupefacente, come sostiene l’accusa, ma ad olio che vendevo di volta in volta ai miei interlocutori. Io e la mia famiglia siamo persone oneste e lavoratrici, che mai abbiamo avuto a che fare con droga o altri reati”. Nel contestare l’esistenza dei presupposti che, secondo la Procura Reggina, avrebbero consentito l’arresto di Fazio Franco, l’Avvocato Ferraro ha fatto rilevare come il Gip di Crotone, dopo avere interrogato i due indagati

Cosimo e Domenico Berlingieri (entrambi di Crotone), che devono rispondere con Fazio di un episodio di cessione di stupefacenti, ne abbia disposto la scarcerazione per mancanza di gravi indizi di colpevolezza e del pericolo di fuga, chiedendo analogo esito anche per Fazio. I difensori hanno allora contestato la mancanza del pericolo di fuga degli indagati, che aveva consentito il loro fermo da parte della DDA di Reggio Calabria, nonchè l’esistenza nei confronti dei loro assistiti dei gravi indizi di colpevolezza, chiedendo quindi la revoca della misura applicata i loro assistiti. Dopo circa un’ora di camera di consiglio, il Giudice delle indagini preliminari Fontanazza ha convalidato tutti i decreti di fermo, disponendo l’applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di Papaleo, e la custodia cautelare in carcere nei confronti dei restanti indagati. Nel contempo, il Gip si è dichiarato territorialmente incompetente, trasmettendo gli atti al Gip di Reggio Calabria che, entro i prossimi 20 giorni, dovrà emettere nuova ordinanza cautelare, pena la scarcerazione degli arrestati.