Comunali Lamezia: Nicotera(Udc) “la legalita’ tra parate e realta’”

nicotera13-05
Lamezia Terme – “Non è una rievocazione del vecchio brano del bravissimo Ligabue, ma è una fotografia della realtà cittadina a cui aggiungo alcune mie considerazioni. Sto assistendo ad una campagna elettorale, la più brutta che ricordi, fondata su false accuse, contumelie e attacchi personali. Non è questa la politica che dobbiamo e dovremmo perseguire. “Non è demolendo gli altri che si costruisce il proprio percorso” è stato il primo insegnamento che mi ha lasciato mio padre, ricordandomi pure che “chi non riesce a parlare bene di sé parla male degli altri…”. Lo afferma in una dichiarazione Giancarlo Nicotera, segretario cittadino Udc Lamezia, secondo il quale “ci sono alcuni intellettuali di sinistra che ergendosi ad untoridella legalità formale, cercano sempre e solo lo scontro strumentale, inutile e deleterio”. Nicotera a questo punto di pone delle domande: “ed allora cosa è la legalità, quella vera e sostanziale, e non quella parolaia? E’legalità vera e sostanziale aggiungere povertà e delinquenza dove c’è già indigenza? E’ legalità sostanziale ciò che è avvenuto alla “Ciampa di Cavallo”dove stono state inseriti centinaia di rom in un contesto, già di suo, povero ed abbandonato a se stesso? Ancora, non affrontare radicalmente il problema rom per quasi venti anni è legalità vera e sostanziale? Consentire che centinaia di bambini rome non solo nascessero, crescessero e vivessero con un destino segnato da un ambiente assolutamente devastante, è legalità vera e sostanziale? Bruciar loro il futuro per quasi 20 anni, è legalità vera e sostanziale? Consentire che loro e la Città tutta respirassero fumi cancerogeni per quasi venti anni, è legalità vera e sostanziale?” Proseguendo nelle domande pèone alri interrogativi: “Far si che a San Pietro Lametino si verificasse la stessa identica situazione, è legalità vera e sostanziale? Metterci quasi dieci anni per approvare il piano strutturale comunale, strumento che avrebbe potuto dare linfa ed ossigeno al settore edilizio, una volta polmone della Città ed oggi piaga incancrenita, é legalità vera e sostanziale? E’ legalità vera e sostanziale uccidere il commercio, con degli assessori al ramo non certamente adatti, senza mai prevedere alcuna iniziativa degna di tal nome per un settore vitale della Città? E’ legalità vera e sostanziale chiamare dei “Messia” da Roma o da Firenze umiliando le risorse ed i valori locali?
E’ legalità vera e sostanziale chiamare dalla Sicilia un “Assessore alla legalità”? Non c’era nessun lametino che potesse essere un esempio contro la lotta alla mafia enel contempo potesse ricoprire fieramente quell’incarico? “. Ed ancora domanda “E’ legalità vera e sostanziale non curarsi mai del territorio isolando le periferie e creando le periferie delle periferie, prive di ogni infinitesimale frantume di servizi?” Alle domande poste Nicotera da delle risposte evidenziando che “la legalità vera e sostanziale è fatta di passione, coscienza, cuore e coraggio”. E inoltre “la legalità vera e sostanzialeè fatta di ascolto, è frutto del contatto con la gente e con la realtà. Sono fondamentali le progettualità e le idee”. Per Nicotera inoltre “legalità vera e sostanziale significa offrire con i fatti ai tanti giovani nati in quartieri, ambienti e contesti difficili una prospettiva diversa. Significa eliminare il termine “periferia abbandonata ed isolata” per sostituirlo con quello di “comunità integrata e valorizzata””. Per il segretario cittadino dell’Udc, inoltre, “legalità vera e sostanzialesignifica togliere linfa e gambe alla criminalità,significa dare speranza(… quella vera) ai giovani facendogli capire che la Città è anche la loro.
Legalità vera e sostanzialesignifica creare occasioni di lavoro, significa valorizzare le intelligenze e le professionalità anche giovanili locali, mettendo a frutto le loro idee ed i loro progetti.Significa credere nelle loro forze e capacità”. Proseguendo nella sua riflessione Nicoter, va rilevare che “le marce e le manifestazioni posso servire a sensibilizzare, ma il giorno dopo occorre rimboccarsi le maniche e lavorare seriamente e con competenza per la collettività.
Così si toglie ossigeno alla mafia. Ed allora basta! Spero davvero che la legalità non sia un terreno di scontro e di divisione, ma di unione”. Anche perché spiega “la legalità non ha colori politici, se non quelli gioiosi, veri e puri della primavera. La mafia – aggiunge – ha il colore della morte, della morte giovanile, della morte fisica, ma anche e soprattutto della morte interiore, perché significa togliere il futuro ai propri figli”. Quindi invita tutta a lavorare “ogni giorno uniti, ma con profonda onestà intellettuale, per offrire a tanti giovani alternative e proposte diverse rispetto ad un sistema criminale che non paga mai davvero, ma li conduce alla morte prematura o al carcere a vita. Nessuno ha il destino segnato se tutti assieme gli facciamo scoprire l’alternativa. Spesso – sottoiena- neanche il malavitoso vuole che i suoi figli vivano come lui. Non di rado i suoi figli cercano la possibilità di uscire da quel destino. Nessuno vuole davvero finire sulla strada del male”. “Ecco: lì – evidenzia Nicotera – dovrebbe intervenire la politica, quella con la “P” maiuscola, lì dove già intervengono, con importanti risultati,altre Istituzioni ed associazioni come la Chiesa ed il mondo del volontariato”. In conclusione per Nicotera “la politica deve dare il meglio di sé, mettere in campo azione concrete, gesti quotidiani,far capire a tutti con i fatti che cambiare si può e che un’alternativa al malaffare esiste. Se saremo uniti ce la faremo”.