Sgombero via degli Uliveti: Collettivo Altra Lamezia “individuare soluzioni alternative”

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Lamezia Terme – Il Collettivo Autonomo Altra Lamezia interviene in merito alla notizia dello sgombero delle palazzine occupate di via degli Uliveti, ritenendo “doverose alcune considerazioni”: “Con l’ordinanza n. 146 del 14.06.2015, infatti, – scrivono in un comunicato – il Comune di Lamezia Terme ha intimato alle 11 famiglie occupanti di liberare gli alloggi entro il 30 giugno con la minaccia che, in caso di mancata ottemperanza, verrà inviata comunicazione al Prefetto di Catanzaro ai fini dell’intervento della forza pubblica. Le palazzine in questione sono state realizzate su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta tramite fondi vincolati all’integrazione della comunità Rom. Dopo anni di abbandono, nel 2011 il progetto è stato riattivato e sono finalmente ripartiti i lavori che, ad alloggi quasi completamente ultimati, si sono nuovamente fermati. La realizzazione di questi alloggi è stata accompagnata – prosegue il comunicato del Collettivo – da una serie di polemiche legate alla loro destinazione proprio alle famiglie Rom, con forti prese di posizione da parte della destra razzista che, in virtù delle parole d’ordine “prima i lametini” e “prima gli italiani” ha costantemente provato ad alimentare odio tra le classi subalterne”. “La ditta ha infine lasciato il cantiere – continuano – prima della consegna degli immobili e in questo contesto sono state realizzate le occupazioni dei primi appartamenti”. “A distanza di due mesi si profila dunque lo sgombero delle palazzine occupate da circa 40 persone, in prevalenza famiglie con figli minori, i cui nomi oggi – senza tenere conto della privacy – sono visualizzabili scaricando l’ordinanza in questione sul sito del Comune”. Secondo il Collettivo occorre “dunque trovare una sintesi tra due diverse problematiche, importanti ed esplosive allo stesso modo, oggi in ballo in questa situazione: da un lato la comunità Rom, con connessi tutti i problemi legati al campo ed alla falsa integrazione – di cui questi alloggi, situati in una zona periferica e sprovvista di servizi, ne rappresentano l’ennesimo esempio – dall’altro un’emergenza casa sempre più difficile, esasperata dalla crisi economica e da politiche abitative completamente assenti, con decine e decine di alloggi di edilizia popolare mai completati” e pertanto secondo il collettivo lametino “in questa situazione l’occupazione abitativa resta l’unico strumento capace di dare un tetto a chi si trova senza casa”. “Per questo riteniamo – aggiungono – che la nuova amministrazione comunale innanzitutto debba bloccare le procedure per lo sgombero forzato delle occupazioni, avviando un’interlocuzione con gli occupanti; quindi deve attivarsi subito affinché si individuino soluzioni che consentano di preservare lo scopo originario di questi alloggi e che, allo stesso tempo, diano una risposta alle esigenze abitative di queste famiglie”. “La regolarizzazione delle famiglie occupanti e l’assegnazione degli alloggi rimasti vuoti alle famiglie Rom tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e le associazioni che da sempre lavorano con la comunità Rom – concludono – ci pare la soluzione più dignitosa per garantire a molti una casa ed evitare un ulteriore ghetto”. Il collettivo specifica infine di mettersi “quindi a disposizione per qualsiasi iniziativa che possa portare ad una rapida risoluzione della vicenda”.