Scuola: Lamezia Terme, continua protesta contro riforma

Scuola-19-06-sciopero
Lamezia Terme – Continua, a Lamezia terme, la protesta di alcuni docenti che attuano lo sciopero della fame in piazza della repubblica. Sostegno all’iniziativa viene espresso dal mondo sindacale e da settori di quello politico.”L’attacco alla scuola pubblica statale da parte del governo Renzi (ultimo, in ordine dei comparizione), – secondo l’Usb – continua senza sosta. La USB P.I. – spiega una nota – e’ da tempo impegnata nella difficile battaglia di contrastare questo disegno di legge, con l’obiettivo non di modificarlo, come propongono alcuni sindacati, ma di farlo ritirare e di cancellarlo completamente, poiche’ inemendabile. In questi giorni in tutta Italia, gli insegnanti ed il personale della scuola, e’ in piazza a protestare contro il disegno di legge, cosiddetto della “Buona Scuola”. Buste paga e pensioni ai limiti della poverta’, precarieta’ per tutti, demansionamento e dequalificazione professionale, mobilita’ coatta dell’organico funzionale fino al licenziamento, accentuazione di poteri con derive autoritarie, mancanza assoluta di interventi con soldi veri, per la scuola: questa e’ la loro “Buona Scuola”! Per questo motivo – recita la nota – anche a Lamezia USB P.I. e’ pienamente al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola e solidarizza con loro che, in questi giorni, contro questa riforma, stanno protestando in piazza della Repubblica attuando uno sciopero della fame. La USB P.I., unitamente ai lavoratori in piazza, ritiene che non si possa e non si debba cedere al ricatto messo in campo da Renzi, attraverso il messaggio che queste proteste, assolutamente legittime ed a favore della scuola pubblica statale, possano bloccare le promesse assunzioni dei precari. Noi non ci renderemo complici dello sfascio della scuola pubblica e continueremo, invece, a sostenere le lotte dei lavoratori della scuola per la difesa dei loro diritti e di quelli della scuola pubblica in generale”.

scioperofame01-19-06

Il circolo cittadino “Adelchi Argada” di Rifondazione Comunista, dal canto suo, nel ribadire la sua contrarieta’ al disegno di legge del Governo Renzi, “spacciato – scrive in una nota – con l’accattivante titolo di “Buona Scuola”, esprime la sua solidarieta’ ai docenti e alle docenti che in questi giorni stanno praticando nella nostra citta’ e in tante citta’ d’Italia lo sciopero della fame contro le politiche neoliberiste che si vogliono imporre anche nella scuola. Un disegno quello di Renzi e del suo governo che prosegue spedito sulla strada perseguita anche dai precedenti governi tesa – secondo il Prc – alla distruzione della scuola della Repubblica e della Costituzione, di quella istituzione che uno dei padri della Costituzione, Calamandrei, aveva definito il IV organo costituzionale, quello piu’ in grado di realizzare quell’articolo della Carta dedicato alla rimozione delle disuguaglianze”.