Lamezia: Caruso, “Garanzia Giovani” è un’ opportunità, strumentali alcune considerazioni

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Lamezia Terme – “Ritengo assolutamente strumentali o quanto meno superficiali le considerazioni di alcuni esponenti politici locali. La pacchia del passato che ha portato l’ente Sacal a un indebitamento di milioni di euro ormai è finita, l’ente saggiamente gestito da un manager capace e lungimirante come Massimo Colosimo che in poco tempo ha portato in attivo il bilancio Sacal e fatto inserire l’aeroporto di Lamezia tra i dieci aeroporti strategici di interesse nazionale è un patrimonio che l’intera regione deve tutelare”. E’ la considerazione finale del consigliere comunale Carolina Caruso, commentando l’iniziativa politica di Francesco Ruberto, nella sua qualità di consigliere delegato al Turismo della provincia di Catanzaro e consigliere Comunale di Lamezia Terme, che aveva presentato al Presidente dell’ Amministrazione Provinciale di Catanzaro e al Sindaco del Comune di Lamezia Terme una interpellanza urgente per quanto riguarda possibile assunzioni alla Sacal, la società di gestione dell’aeroporto lametino, chiedendo al presidente della Provincia e al Sindaco di attivarsi per conoscere quale tipi di canali sono stati attivati. La Caruso nell’analizzare la vicenda sottolinea che ” Garanzia Giovani” è un’ opportunità per i tantissimi giovani che credono che questo possa essere una vera occasione di esperienza lavorativa e non certo una’occasione di lottizzazione politica. Uno strumento che tiene fuori, interessi e spartizioni per dare opportunità e fiducia ai giovani, per trattenerli in Calabria e fermare l’emigrazione. “Garanzia Giovani” – aggiunge – è un grande piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile attraverso, l’orientamento, l’istruzione, la formazione, l’inserimento al lavoro”. Poi ricorda che “la raccomandazione comunitaria , risale ad Aprile 2013, e consente di soddisfare solo e soltanto l’interesse pubblico attraverso politiche di incentivo e di sostegno .Promotore di tale progetto è la Regione; la Sacal – evidenzia la Caruso – si è soltanto attenuta alle regole imposte come qualsiasi altra azienda privata”. Tale progetto, spiega ancora, “ è universale possono accedere le piccole attività ma anche le Corti di Appello o le procure Generali e la regione si impegna solo se sussistono i requisiti . “Garanzia Giovani” è un progetto improntato sulle regole, come vuole la delibera n 41 del 27/02/ 2015 in cui la giunta regionale ha autorizzato i centri per l’impiego di poter collaborare con le nuove realtà accreditate al fine di favorire l’incontro tra offerta e domanda”. E poi fa rilevare che “tale progetto curato prima Dall’Assessore Salerno poi dall’Assessore Guccione, è entrato finalmente nel vivo. La Calabria – prosegue nella sua analisi – infatti era stata bacchettata dal Sottosegretario Del Rio per mancata e piena adesione rispetto ai tempi delle altre regioni. Con la partecipazione al bando edito dalla Regione con fondi PON, Sacal si è accreditata e, pertanto, è stata ammessa alla partecipazione (senza finalità di lucro) al Progetto Garanzia Giovani in qualità di Azienda ospitante”. La Caruso, inoltre, mette in evidenza che la “Sacal ha subito reso noto con pubblicazione sul’ home page del proprio sito l’adesione al progetto. Pertanto, ragazzi dai 18 ai 29 anni non iscritti a corsi universitari e/o post universitari e non occupati, si sono potuti recare presso i centri per l’ impiego territorialmente competenti ed iscriversi sulla piattaforma gestita dai Centri stessi”. Da qui la presa in carico da parte del Centro per l’ impiego del comune di Lamezia con un profiling preliminare (una sorta di inquadramento competenze). Il profiling – si legge ancora nella sua riflessione – condotto dal centro per l’ impiego attraverso una serie di colloqui ha tenuto conto della formazione scolastica, di eventuali esperienze lavorative pregresse, delle componenti sociali nonché della distanza temporale del giovane dal mercato del lavoro”. Poi spiega che “i profili professionali si rifanno direttamente alle indicazione di qualifiche lavorative definite da ISTAT secondo le linee guida del decreto direttoriale n.10 del 23 gennaio 2015” .Questo, rammenta la Caruso, “ha permesso al centro per l’impiego un profiling personalizzato utile calibrare le azioni successive . Al tempo stesso le aziende interessate hanno potuto aderire al progetto ed indicare i profili professionali ricercati secondo il max del 10% rispetto al proprio personale assunto. I profili professionali si rifanno direttamente alle indicazione di qualifiche lavorative definite da ISTAT.L’incontro tra la domanda e l’offerta (matching), come la profilatura, sono stati completamente curati dal centro per l’impiego del Comune di Lamezia Terme. Tutti i ragazzi con i requisiti prescritti dal bando e che hanno indicato l’aeroporto di Lamezia Terme quale preferenza di stage, hanno trovato collocazione formativa in Sacal. Il tirocinio avrà una validità max pari a mesi sei e sarà soggetto a verifiche ispettive”. Pertanto, la Caruso, ritiene “assolutamente strumentali o quanto meno superficiali le considerazioni di alcuni esponenti politici locali . La pacchia- conclude – del passato che ha portato l’ente Sacal a un indebitamento di milioni di euro ormai è finita, l’ente saggiamente gestito da un manager capace e lungimirante come Massimo Colosimo che in poco tempo ha portato in attivo il bilancio Sacal e fatto inserire l’aeroporto di Lamezia tra i dieci aeroporti strategici di interesse nazionale è un patrimonio che l’intera regione deve tutelare”.