Quote rosa Lamezia Europa, Rubino (LPdT): “Grave il silenzio della Commissione Pari Opportunità”

Lamezia Terme – “Lamezia Europa spa ha palesemente violato il DPR n. 251 del 30 novembre 2012 che regolamenta la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo nelle società controllate da pubbliche amministrazioni”. E’ quanto afferma Rosy Rubino, consigliera comunale di Lamezia Terme. “Nel rinnovo del consiglio di amministrazione – spiega la consigliera – sono stati aumentati i componenti dell’organo collegiale fino a cinque, con la sola presenza femminile della dottoressa Celeste La Gamba non garantendo, così, il rispetto della parità di genere. Sicuramente anche la fuoriuscita di Invitalia Partecipazioni spa, che deteneva il 20% delle quote, ha indebolito la società dal punto di vista finanziario”.
“A seguito degli interventi, che hanno stigmatizzato il mancato rispetto delle cosiddette quote rosa, della consigliera regionale di Parità Antonietta Stumpo, del consigliere regionale Raffaele Mammoliti, dell’imprenditrice Amarelli, delle consigliere di Parità della Provincia di Catanzaro, Elena Morano Cinque e Maria Anita Chiefari e, soprattutto, attestato il silenzio, preoccupante e complice, dell’Amministrazione comunale di Lamezia Terme e del sindaco Mascaro e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Lamezia Terme, Città in cui ha la sede la società Lamezia Europa, non possiamo esimerci dal registrare – sottolinea – una inaccettabile e grave violazione di legge”.
“L’auspicio – conclude Rubino – è che anche la Commissione Pari Opportunità del Comune di Lamezia Terme, che ha come presidente Annalisa Spinelli e come vice presidente Lucia Cittadino, prenda posizione sulla questione, intervenendo a tutela della parità di genere e del rispetto delle normative esistenti. A questo punto è lecito domandarsi come mai la consigliera Lucia Cittadino in qualità di vicepresidente della commissione pari opportunità non difenda il principio della parità di genere e, come professionista, non intervenga invocando il rispetto della legge. E’ strano vedere la consigliera Cittadino ergersi a paladina del femminismo anche in occasioni in cui il tema sembra essere fuori luogo, mentre su questa vicenda in cui occorre tutelare un sacrosanto diritto delle donne, sancito da norme dello Stato, si trinceri in un imbarazzante silenzio. Mi auguro che questa pagina di cattiva amministrazione abbia presto un felice epilogo e si ripristini la normalità e il rispetto delle regole all’interno di Lamezia Europa”.