Lamezia Terme – “Non è certo il massimo, il 13 agosto, richiamare alla responsabilità l’amministrazione del comune di Lamezia Terme, ma l’incombenza del mio ruolo di consigliere comunale me lo impone”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale
Pasqualino Ruberto, il quale ricorda che “il 30 luglio era fissata la scadenza ultima per la approvazione del bilancio di previsione 2015 in consiglio comunale, ma del bilancio di previsione neanche l’ombra ancora, non è stato neanche approvato in giunta e la cosa è davvero irresponsabile quanto preoccupante”. Secondo Ruberto, “la mancata approvazione del bilancio di previsione implica due gravi conseguenze: quella politica e gestionale di dover continuare a spendere per dodicesimi senza poter programmare ed una più grave che è lo scioglimento del consiglio comunale ed il commissariamento del comune. Se dovesse arrivare la diffida del prefetto nelle prossime ore, poi sarà tutta una corsa contro il tempo”. Ruberto ricorda che aveva “più volte paventato questo rischio in commissione bilancio ma sono rimasto inascoltato. Il sindaco – richiama alla mente – aveva annunciato alla stampa l’approvazione in giunta del bilancio di previsione per il 12 agosto, ma ieri nessuna giunta c’è stata e non è dato sapere quando ci sarà”. Quindi per Ruberto “visto come gli impegni del sindaco lasciano il tempo che trovano, un altro annuncio forse è meglio evitarlo”.
Poi “a chi forse non se ne è accorto”, Ruberto vorrebbe “ricordare che è finita la campagna elettorale, che è finito anche il tempo di fare i notai dell’esistente e deve iniziare il tempo delle scelte politico gestionali che si tracciano proprio nel bilancio di previsione. Si può capire il periodo di apprendimento, – si legge ancora nella nota- si può capire che era più importante fare le nomine negli enti perché i partiti ed i capi imponevano i loro nomi, ma non si può aspettare troppo per le due medicine fondamentali per salvare il comune, che è malato quasi terminale, che sono la rimodulazione del piano di rientro ed il bilancio di previsione”. Poi secondo Ruberto “la lametinita’ e l’ indipendenza , tanto decantati da Mascaro in campagna elettorale, adesso bisogna dimostrarli nei fatti. Con la nomina di Maurizio Vento alla presidenza dell’Ente Fiera il sindaco ha seguito l’indicazione di Galati ed insieme ha dimenticato indipendenza e lametinita’ perché tutti sanno che Vento non è un cittadino della nostra Lamezia Terme”. Anche questo capitolo elettorale, ricorda Ruberto, “è stato dimenticato, attendiamo con ansia l’ inversione di rotta della gestione del comune di Lamezia Terme che tutti si aspettavano”. Per il consigliere comunale “i silenzi del sindaco incominciano a preoccupare: ci sono conflitti sociali a San Pietro Lametino, conflitti sociali a Ciampa di Cavallo ed a Scordovillo i falò continuano ma nulla si sa di cosa si vuol fare con i Rom, nascono in città conflitti sociali sulla questioni immigrati ed il silenzio anche qui”. Poi si domanda “finirà il periodo degli esposti in procura ( vedi inquinamento e campo Scordivillo) per incominciare a vedere azioni concrete e scelte amministrative? Siamo in attesa”. Ma Ruberto immagina la riposta: “ci diranno che sono passati solo due mesi ma i problemi della città e le scadenze non danno tempo e chi si è candidato a guidare la città doveva già conoscere lo stato delle cose ed avere già studiato possibili soluzioni”. Ruberto infine a Mascaro ed ai suoi alleati rivolge un invito: “ad oggi avete avallato l’operato di Speranza con la TARI e con il bilancio consuntivo (le astensioni della sinistra in consiglio lo confermano), adesso assumetevi la responsabilità delle scelte e fatelo in fretta”.