Lamezia Terme – “E’ in atto un processo di declassamento e silenzioso smantellamento del nostro unico presidio sanitario pubblico che, grazie alla miopia e all’inerzia della classe politica cittadina, rischia la soppressione di interi reparti a causa di una lenta agonia, fatta di personale sottodimensionato, di prestazioni ridotte ad orari part-time, di un pronto soccorso privato anche dei servizi di sostegno e quindi reso inutile con gravi rischi per la salute e l’incolumità della numerosa popolazione residente ma anche per gli ammalati che hanno necessità di cure mediche e provengono da altre città dell’intera Calabria”. Lo afferma in una nota Nicola Mastroianni, ex consigliere comunale ed esponente del Pd di Lamezia Terme. “Siamo consapevoli – aggiunge – della necessità di riordinare la sanità pubblica, ma siamo assolutamente contrari a farla a spese di un’utenza tanto numerosa (la terza città della Calabria che con il suo vasto hinterland conta circa 170.000 utenti) e, soprattutto, a spese dell’ospedale lametino che ha tutte le ragioni non solo di continuare ad esistere ma di essere potenziato e valorizzato nelle eccellenze oggettive che storicamente rappresenta, umane, professionali e geografiche”. Poi per Mastroianni, “la manifestazione unitaria di domani 25 settembre al Teatro Umberto alle ore 18, per tutti noi, è un appuntamento preliminare alla mobilitazione corale e popolare contro chi lavora silenziosamente e medita strategie per arrivare alla chiusura definitiva del nostro Ospedale. A costoro – conclude – diciamo che la sanità pubblica lametina non può essere messa in liquidazione, non lo è l’Ospedale di Lamezia, non lo saranno mai i diritti dei cittadini che difenderemo ad ogni costo con questa battaglia unitaria fortemente condivisa dai cittadini, dall’amministrazione locale, da tutte le forze politiche, dall’associazionismo sociale, sindacale, economico e professionale”.