Lamezia: Udc, Gianturco studi prima di parlare

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Lamezia Terme – I consiglieri comunali dell’Udc, Giancarlo Nicotera e Pasquale Di Spena, invitano le forze politiche a non dividersi “sui meno abbienti e sulle fasce deboli” e chiedono uno stop alle “strumentalizzazioni e populismo”. I due consiglieri scrivono un comunicato nel quale attaccano il leader di Sovranità, Mimmo Granturco. “Qualcuno vorrebbe trasformare la tutela dei meno abbienti in una rissa da saloon o in un terreno di scontro e ciò solo, magari, per accaparrarsi qualche voticino in più. No, questo non va bene e noi non lo permetteremo mai. Rileviamo che in Città, in maniera biasimevole, c’è chi si fa un “selfie” (con tanto di pubblicazione sui social) quando dà una busta di spesa a chi ne ha necessità o quando aiuta i bisognosi. E’ questo lo sfruttamento più bieco del “bisogno”da parte di chi vuole solo la spettacolarizzazione della povertà per fini elettorali. A costoro rispondiamo che la dignità dei meno abbienti è talmente forte da sovrastare di un milione di volte chi, miseramente, cerca di farsi pubblicità strumentalizzando chi soffre e patisce. Ognuno ha la sua storia personale e sociale: c’è chi ha deciso di fare politica per dare il suo contributo, dopo una vita di silenzioso volontariato e di impegno nel sociale e c’è chi fa politica per avere una notorietà che altrimenti non avrebbe mai. Sulla tutela dei meno abbienti non ci possono e non ci devono essere divisioni di alcuna sorta. Occorre massima sintesi e massima unione, altrimenti si fallisce e si fallisce tutti. Sarebbe facile replicare all’amico Gianturco, ma non faremmo qualcosa di utile. Alzare lo scontro non serve a nessuno. Potremmo dire all’amico Gianturco di studiare prima di parlare e di proporre; potremmo chiedere all’amico Gianturco come mai, pur potendolo fare, non ha fatto alcuna mozione o emendamento a favore delle fasce più deboli; potremmo chiedere all’amico Gianturco tante altre cose; potremmo fare notare all’amico Gianturco che lui adesso è nelle Istituzioni, per cui può fare tutte le mozioni che ritiene opportuno e farle votare, anziché protestare e basta. Tutto ciò però a che servirebbe? Soprattutto a chi servirebbe? Servirebbe ai più deboli (economicamente parlando)? Servirebbe a chi chiede aiuto? No di certo.Questa Città e molti politicanti hanno sempre voluto lo scontro perché non avevano proposte da fare. In questi mesi abbiamo conosciuto i consiglieri comunali, sono tutti, nessuno escluso, animati dalla voglia di fare e di offrire il loro contributo a favore della Città e della collettività. Non disperdiamo questo patrimonio, non sprechiamo fiato o fiumi di parole, occupiamoci dei problemi veri e reali della gente, come stiamo facendo tutti, ma proprio tutti, nessuno escluso. A Mimmo diciamo che, conoscendo la nostra storia personale, ha sbagliato a scrivere, magari in un momento di foga, quell’errato comunicato. Noi dell’Udc siamo qui per servire la collettività e mettere a disposizione le nostre idee e la nostra passione. Riconoscendo la sua passione e la sua voglia di fare, non replichiamo alle sue inveritiere accuse. La nostra mozione (che è vincolante in caso di approvazione del Consiglio per il Sindaco e la Giunta)  è un segno, un passo in avanti,  frutto anche del confronto avuto con i genitori, con Casapound e con gli altri consiglieri comunali. L’ascolto della gente e dei suoi problemi è sempre utilissimo per conoscere la realtà. Ed allora lavoriamo tutti assieme senza divisioni su temi come questi:“Chi ha fame non si nutre con le parole, ma con il pane…”.