Lamezia: FdI e GN aderiscono a “difendiamo il presepe”

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Lamezia Terme – Similmente a quanto fatto in altre zone d’Italia, anche le sezioni lametine di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale si sono mobilitate in difesa del presepe e dell’identità cristiana in genere, promuovendo una serie di iniziative atte a difendere il Presepe, “quale simbolo storico-culturale e religioso del nostro paese”. In un periodo di profonda crisi ideologica FdI intende difendere fermamente le radici e le tradizioni del popolo italiano, ed in ragione di ciò, nella giornata di ieri, una delegazione dei coordinamenti lametini di FdI e GN ha fatto visita allo storico Presepe della Casa di Riposo per anziani “E.C.Tamburelli” di Lamezia Terme.
Alla visita ha preso parte anche il neo delegato del coordinamento regionale del partito della Meloni, avvocato Cesare Materasso, già responsabile della comunicazione del direttivo cittadino. Tutti gli intervenuti, con ferma convinzione hanno illustrato ai responsabili della struttura sede del presepe, l’importanza dell’iniziativa nazionale che il partito e Giorgia Meloni stanno portando avanti nei vari territori in difesa del Presepe, anche contro quei dirigenti scolastici che sono contro i nostri simboli nazionali. Questi funzionari pubblici che “rinnegano” il Presepe -hanno affermato gli esponenti del partito intervenuti- dovrebbero anche avere la coerenza di andare a lavorare nei giorni di Natale e S. Stefano. E’ stato evidenziato, anche, come il Presepe rappresenti una chiara espressione di creatività del nostro popolo, che muovendo dalle basi canoniche riesce a rielaborare lo scenario che accompagna la nascita del Bambino Gesù adattandolo agli usi e costumi locali: il Presepe della Tamburelli, è stato apprezzato dai rappresentati del partito, offriva difatti agli occhi dei convenuti lo spettacolo della natalità, con riproposizioni magistrali di alcuni scorci dei centri storici lametini. L’auspicio che Fratelli d’Italia si propone, è che “i governi locali e nazionali sappiano, nell’immediato futuro, valorizzare i presidi della nostra cultura tenendo a mente che non si può garantire una minoranza cercando di limitare i diritti di coloro che credono nei valori che i nostri avi ci hanno tramandato anche al costo di immani sacrifici”.