Lamezia: depredano la Manzoni ma vengono arrestati

arresto-berlingieri-guerinoLamezia Terme – Fanno razzia all’interno di una scuola, ma vengono bloccati ed arresti per furto aggravato e danneggiamento aggravato dai carabinieri. I protagonisti sono Armando Berlingeri, 47 anni, e Angelo Guerino, 21 anni, soggetti già conosciuti alle forze dell’ordine per i loro precedenti specifici. I due si erano introdotti all’interno dell’ istituto comprensivo Alessandro Manzoni, portandosi via dei soldi e altro materiale ma sono stati beccati da una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della a Compagnia di Lamezia Terme che nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, mentre transitavano nei pressi del parco Felice Mastroianni sito in Via Ferlaino di Nicastro, venivano attirati dalle luci accese del limitrofo istituto comprensivo Alessandro Manzoni. Attenzione che ha poi dato i suoi frutti. Infatti dopo un breve servizio di osservazione occultati nella vegetazioni, effettivamente i militari vedevano scappare dall’ istituto, scavalcando dal cancello, due soggetti che dopo pochi metri venivano immediatamente bloccati e identificati in Berlingeri e Guerino, che venivano trovati in possesso di circa 90 euro in monete di vario taglio, due chiavette usb, successivamente accertate essere di proprietà di un dipendente del citato istituto, nonché di materiale utile allo scasso unitamente a due passamontagna di fattura artigianali. Conoscendo il background criminale dei due, successivamente si provvedeva a compiere un sopralluogo nel suddetto istituto all’interno del quale veniva appurata la rottura delle macchinette dei distributori delle bevande e del cibo, la rottura di alcune casseforti mediante l’utilizzo di un flex, nonché il totale sradicamento e distruzione di quasi tutte le porte interne dell’istituto, verosimilmente compiuto allo scopo di entrare nelle stanze alla ricerca di denaro ed altro, nonché altri danneggiamenti di vario tipo per un danno successivamente al momento stimato intorno ai 20.000,00 euro. Per tali motivi, accertate nella flagranza le responsabilità in seno ai due soggetti, gli stessi venivano tratti in arresto e, come disposto dall’Autorità Giudiziaria procedente, trattenuti momentaneamente presso il locale Comando Compagnia in attesa di giudizio con rito per direttissima. L’arresto è stato successivamente convalidato, per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere e sono stati condannati alla definitiva pena di 3 anni di reclusione.