Servizio Mensa: Gianturco chiede intervento Nas

Gianturco_CarabinieriLamezia Terme – “Ormai è caos nella gestione della mensa scolastica. Costi aumentati, ticket elettronici ritirati, quotidiane lamentele sul servizio”. Questo quanto scrive il consigliere di Sovranità, Mimmo Gianturco, dopo essersi recato al comando dei Carabinieri di Lamezia con una delegazione di genitori per richiedere maggiori controlli sul servizio mensa scolastica da parte dei Nas. La bagarre però ha preso connotazioni anche politiche ed è scontro aperto tra il consigliere di minoranza e il consigliere di Mtl, Massimo Cristiano. “Come se non bastasse questa confusione a sancire l’inadeguatezza di alcuni amministratori comunali – scrive Gianturco – siamo costretti anche a leggere le dichiarazioni del consigliere Massimo Cristiano di MTL, che improvvisandosi costantemente assessore, anziché difendere le prerogative di centinaia di genitori che lamentano carenze nel servizio mensa, difende inspiegabilmente e a spada tratta l’azienda vincitrice dell’appalto. Il 7 ottobre il consigliere Cristiano, insieme all’assessore del suo partito Elisa Gullo, hanno effettuato un sopralluogo ispettivo con l’azienda Cardamone S.r.l. presso il loro unico centro di cottura. Ci chiediamo oltre a verificare la presenza o meno di qualche granellino di polvere, a mangiare la pasta preparata al momento e a verificare la freschezza del pane servito, cosa hanno controllato? La risposta purtroppo è nient’altro. Perché non hanno fatto caso che il personale ha in utilizzo solo due forni nei quali deve preparare 2400 pranzi? Perché non si sono chiesti come fanno a preparare tutto questo cibo in un unico centro di cottura? Perché non si sono chiesti a che ora iniziano a cucinare per preparare tutte queste porzioni e entro quante ore arriva sui tavoli dei bambini? Perché non hanno controllato la temperatura e la grammatura del cibo servito ai bambini con appositi strumenti? Perché hanno fatto l’ispezione nella scuola di Savutano, che si trova nelle immediate vicinanze del centro cottura anziché verificare in che stato arriva il cibo nelle scuole periferiche come San Pietro Lametino o Fronti? Perché nell’unica ispezione, tra l’altro in una data concordata con l’azienda, il consigliere e l’assessore non hanno coinvolto i membri dell’apposita commissione consiliare ma si sono recati sul posto da soli? Si tratta d’inesperienza, d’incompetenza o c’è dell’altro sotto?”.