Lamezia: le idee di De Biase per una nuova città

panorama-lt-nicastro-100116Lamezia Terme – Salvatore De Biase, capo gruppo di Calabria al Centro, torna da ipotizzare delle idee di sviluppo per Lamezia. Non è la prima volta che la mente pensante del consigliere comunale sforna e propone progetti alla politica e non solo, ma anche ai tanti cittadini che sognano appunto una città diversa rispetto al passato. E De Biase ha una sua idea che la trasferita in una nota che pubblichiamo per intero: “Con il governo Mascaro, – scrive nei suoi appunti – un nuovo volto per la città, una nuova storia, una nuova prospettiva, con una domanda che deve motivare l’intera classe politica: quale vocazione ha Lamezia ? Ed ancora: è una città con una specifica identità ??
Eppure – scrive ancora – Lamezia è città dei servizi. E’ Turistica. E’ Termale. E’ Archeologica. E’ città del Florovivaismo, dei trasporti, della Convegnistica, Città della Fiera, dell’agricoltura, del vino e dell’olio, con un’area industriale importante. Eppure da tutto ciò, non trae i dovuti benefici come un territorio definibile città Regione, così come la immaginò, il Senatore Arturo Perugini. Allora perché non pensare ad esempio ad un istituto tecnico aeronautico”, visto la struttura aeroportuale lametina, con annesso un progetto di Meccanica aeroportuale ??

Perché – si domanda – non ipotizzare una Strada Lungo Il Bagni capace di collegare Le Terme Verso Il Mare, per superare l’attuale imbuto ?? Una Vera Area Di Mercato Generale Di Lamezia Terme, Una grande area definibile Piazza dei Lametini, ovvero un luogo in cui riconoscersi come città e cittadini, con tre direttive di sviluppo: Nicastro area istituzionale – scolastica; Sambiase area fieristica – termale e produttiva; S. Eufemia area convegnistica, dei trasporti e turistica, con una caratterizzazione secondo vocazione della città.
In tale contesto – evidenzia De Biase – favorire per esempio, un cosi detto “Tavolo Verde” per un coordinamento delle attività agricole, viste le tante aziende lametine, come Statti-Lento-Davoli-ecc, volte a far identificare Lamezia, quale area produttiva vinicola ed dell’olio, e nel contesto, veramente quale baricentro logistico dei servizi regionali.

Non può sfuggire, – fa risaltare De Biase nei suoi appunti – l’idea di raccordarsi con il Mondo Universitario, per affinare proposte di sviluppo in collegamento con le organizzazioni sociali, economiche e culturali, con le categorie produttive, con una politica di ascolto, recuperando così, linfa, e novità come per esempi – suggerisce – realizzare a Sud, lungo l’ex discarica Bagni, una sorta di parco del lametino, un progetto per un parco verde attrezzato, per un momento di svago e socializzazione, una sorta di polmone verde per la nuova citta’.
Uno spazio viario congiungente tra Nicastro-Sambiase-S. Eufemia. Verso nord, una nuova un’arteria per una destinazione rivalutativa delle Terme collegate al Parco Mitoio, e in tal senso avviare un accordo con la FS per la ripresa dell’attuale linea Nicastro-Sambiase-S. Eufemia, per una sorta di metropolitana naturale di superficie di facile realizzazione, magari con una nuova “fermata da realizzare dove ora vi è il campo Rom, al servizio dell’Ospedale e del Comune?
Sognare costa poco. Ed allora Lamezia potrebbe candidarsi, per la sua realtà, quale area per una
destinazione finalizzata ad un Autodromo, e perché no’ un Casinò, capace di attrarre interessi turistici, legati all’aeroporto, l’eventuale Porto, in un viaggio possibile nella nostra storia, nelle nostre tradizioni, in un contesto di percorso, storico-culturale religioso ed archeologico, cui Lamezia ha, senza di fatto, trarre benefici.
Nel programma di governo, deve prendere corpo una nuova idea di città, moderna, avanzata futurista, punto focale della Regione Calabria e il DUP in discussione dovrà tracciare alcune linee,
da consegnare al futuro. Su queste basi, Lamezia, sotto il governo Mascaro, dovrà posizionarsi
come territorio includente, soprattutto – conclude – in una interazione tra gli ambiti intercomunali e con i paesi del corollario, per una nuova centralità”.