Il lametino De Nardo nominato ispettore Calabria guardie Pantheon

guardia-onore-denardoLamezia Terme – Il lametino Floro De Nardo è stato nominato ispettore per la regione Calabria dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. De Nardo che fa parte della delegazione di Catanzaro succede all’avvocato Giuseppe Palaja di Catanzaro.
A nominarlo è stato il Capitano di Vascello Ugo d’Atri che è stato riconfermato all’unanimità Presidente dell’Istituto per il triennio 2016- 2019, nell’ambito del Consiglio Generale dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, che si svolto il 16 gennaio scorso a Roma presso l’ex convento dei Domenicani, dove appunto si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche. Ispettore nazionale alla cultura è stato nominato lo storico Ciro Romano, di origini calabresi (la madre è di Serrastretta), titolare della cattedra di storia moderna presso l’Università “Federico II” di Napoli.
Si conclude così, spiega una nota, la riorganizzazione dell’Istituto, che ha visto nel mese scorso le delegazioni provinciali della Calabria impegnate nell’elezione dei vari delegati. Per le province di Catanzaro e Vibo Valentia è stato eletto delegato il Maresciallo Giacomo Mannino, per Cosenza Saverio Cerzosimo, per Crotone il Cavaliere Vincenzo Costa, mentre per Reggio Calabria Giovanni Guerrera.
L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon – si legge nella nota – è un ente morale, fondato il 18 gennaio 1878 da alcuni ufficiali. Nato come “Comitato Centrale dei Veterani e Reduci delle campagne di guerra nazionali e coloniali”, già “Comizio Centrale Romano dei Veterani delle guerre combattute per l’indipendenza e l’Unità d’Italia”. E’ riconosciuto dalla Repubblica Italiana ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero della Difesa. In circolari molto recenti, il gabinetto del Ministero della Difesa, ha ulteriormente riconosciuto l’Istituto, conferendogli l’ordine di precedenza più importante nelle varie sfilate, essendo il più antico ente combattentistico d’Italia.
La maggior parte dei membri dell’Istituto, circa cinquemila, sono militari in servizio o in congedo.
La missione principale è quella di servizio di guardia alle tombe dei Re d’Italia nel Pantheon e all’estero dove sono sepolti tuttora i Re d’Italia. L’Istituto ha tra le sue finalità, tra le altre, quella di mantenere vivo il culto della Patria, di esaltare, custodire e tramandare le glorie e le tradizioni militari della Patria, di tenere i necessari collegamenti con le Istituzioni civili dello Stato, con le Forze Armate e conservare stretti rapporti di collaborazione con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma italiane ed estere.
L’Istituto fa parte del consiglio nazionale permanente delle associazioni d’arma (Assoarma),
ente, che raggruppa trentacinque associazioni d’arma.