Lamezia: Antonio Dattilo assassinato dal collaboratore Pulice

dattilo-antonio-web-lt-1Lamezia Terme – Antonio Dattilo, il giovane di cui non si avevano più notizie dal 12 maggio del 1996, quando improvvisamente fece perdere le sue tracce ed i cui resti sono stati ritrovati a luglio dello sorso anno in una cisterna per la lavorazione del mosto, in un casolare abbandonato nella zona di campagna in località Carrà – Frasse di Lamezia, è stato assassinato. Ad eliminarlo è stato Gennaro Pulice, soggetto finito nell’operazione “Andromeda” e poi diventato collaboratore di giustizia. E’ lo stesso Pulice a riferire che è stato lui ad uccidere Dattilo ed esattamente nel verbale di del 23 giugno del 2015. Lo ha eliminato con una pistola calibro 7.56 parabellum. Dopo averlo assassinato ha occultato il cadavere in una zona di contrada Carrà, in un casolare utilizzando la stessa modalità con cui “all’epoca sono stati occultati i resti di Gennaro Ventura, eliminazione avvenuta – racconta il collaboratore- dopo quella di Antonio Dattilo”. Ad indicare il luogo dove sono stati ritrovati i resti di Dattilo è stato lo sesso Pulice che ha condotto gli investigatori nel luogo dove, appunto, fece sparire il coprono del giovane dopo averlo assassinato.
Uno scenario criminale venuto alla luce grazie alle rilevazioni del collaboratore di giustizia e che saranno oggetto di ulteriori indagini finalizzate ad individuare i mandanti.