Lamezia: Raso illuminare con energy performance contract

energy-performance-contractLamezia Terme – “Oggi il mercato dell’efficienza energetica, caratterizzato da una continua evoluzione tecnologica, offre numerose opportunità di risparmio agli enti locali, spesso però trascurate dalle amministrazioni a causa dell’onere finanziario che comportano e dalle limitazioni derivate dal Patto di stabilità. Potrebbe sembrare assurdo introdurre un tema del genere in un contesto come quello di Lamezia Terme, Comune ad oggi tristemente in pre-dissesto e dal punto di vista dell’energia elettrica servito in regime di Salvaguardia, caratterizzato dalla mancanza di illuminazione in molte zone (in particolare la zona sud di Via del Progresso ingresso della Città) e dalla presenza di un gran numero di impianti obsoleti”. Lo scrive Francesco Raso, geometra, per il quale “una strada, un modo per vedere “la luce” forse c’è”. Ad aiutarci secondo Raso c’è una “una recente Direttiva Europea, la 2012/27/UE in cui si raccomanda agli Stati membri di incoraggiare gli enti pubblici, anche a livello regionale e locale, di ricorrere allesocietà di servizi energetici(ESCo, energy service company) e ai contratti a rendimento energetico (EPC, energy performance contract) per finanziare le ristrutturazioni degli impianti energetici e attuare piani volti a mantenere o migliorare l’efficienza a lungo termine degli stessi.Gli EPC – scrive Raso – possono essere suddivisi in due tipologie, quelli a Cessione Globale Limitata e quelli a Risparmio Condiviso, in base alla durata ed all’attribuzione del risparmio. Con questa seconda forma contrattuale l’amministrazione potrebbe fin da subito partecipare ai benefici economici derivanti dal risparmio energetico e non solamente al termine del contratto come è previsto nel primo caso”.
Semplificando Raso scrive: “con una gara pubblica si stipula un contratto di rendimento energetico tra un cliente(nel nostro caso il Comune di Lamezia) e un’azienda di servizi energetici. La società che si sarà aggiudicata il bando provvederà, con mezzi finanziari propri o concessi da banche o finanziarie, al serviziodi riqualificazione e miglioramento dell’efficienza di un impianto di proprietà del beneficiario per un periodo di tempo prefissato. Il corrispettivo sarà correlato all’entità dei risparmi energetici ottenuti in bolletta energetica prima e dopo l’intervento migliorativo o con tipologie di accordi commerciali diverse e magari ancora più vantaggiose per l’ amministrazione”. Tutto questo, secondo il tecnico, “è possibile perché le ESCohanno la possibilità inoltre di fare utili grazie ad incentivi che ricevono sotto forma di Certificati Bianchi (in numero corrispondente all’efficienza energetica realizzata), che possono anche rivendere ad altre società di distribuzione di elettricità e gas a cui è imposto per legge di realizzare determinate quote di efficienza energetica o di acquistare le quote corrispondenti sul mercato.E’ facile quindi dedurre che EPC può essere la risposta ad un gran numero di enti pubblici tra i quali il nostro, edad avvalorare la nostra proposta c’è la constatazione che dalle ricerche eseguite la riqualificazione dei sistemi di illuminazione pubblica è uno degli interventi più vantaggiosi, con risparmi energetici in media del 50% e tempi di ritorno previsti in alcuni casi anche dopo solo tre anni”.
Per entrare meglio nell’argomento propone un esempio pratico: “Enel Sole, una controllata di ENEL, ha installato quasi 200.000 apparecchi a LED della gamma Archilede nelle strade di più di 1.600 Comuni. L’intervento ha permesso un notevole risparmio energetico, evitando allo stesso tempo l’emissione in atmosfera di circa 50000 tonnellate di CO2. Vantaggi per l’ambiente cui si sommano, quelli per i bilanci delle amministrazioni, con risparmi in bolletta a secondo dei casi che vanno dal 30 al 70%.Tra le Città che hanno affidato ad Enel Solela gestione dell’illuminazione pubblica e semaforica cisono Bologna, Rimini, Cosenza, Alessandria e il nostro capoluogo Catanzaro tramite che dal 2014 ad oggi ha sostituito senza nessun costo 6500 punti luminosi con tecnologia a led a costo 0 in quanto l’investimento di oltre 4 milioni di euro è stato coperto interamente da Enel Solecon un risparmio in cifre di circa 360.000 euro all’anno per il Comune,corrispondenti al 50%, ed una riduzione di emissione di Co2 nell’atmosfera di oltre 4000 tonnellate. Se anche la gestione al termine dei nove anni pattuiti non venisse rinnovata, palazzo De Nobili si ritroverà comunque con un impianto sicuramente ancora non obsoleto e presumibilmente con un costo di gestione ragionevolmente ridotto visto che le lampade a led hanno durata di gran lunga superiore rispetto alle classiche ad incandescenza”.
L’efficientamento energeticonon è quindi un miraggio e rappresenta una delle strade più importanti da percorrere per il raggiungimento di un economia energetica sostenibile.
Raso auspica che queste sue riflessioni , che dice di essere “in linea con le dichiarazioni programmatiche di questa amministrazione, siano state fatte anche dall’attuale gestore dei servizi di pubblica illuminazione della città, la Lamezia Multiservizi, dato che la sostenibilità e la fattibilità dell’idea non sembrano un utopia. Facciamo quindi quest’ulteriore passo avanti verso la green economy: la volontà di vedere Lamezia fare i meritati progressi esiste”.