Lamezia Terme – “Negli scorsi giorni l’amministrazione Mascaro ha approvato in consiglio comunale le nuove tariffe sui rifiuti per il 2016. Obiettivo dichiarato per questo anno è quello di portare (finalmente) la raccolta differenziata al 65%, come prevede la legge. Ma nel leggere il piano che è stato approvato, sorgono seri dubbi: a quanto ammonteranno e che fine faranno i ricavi previsti dalla vendita al Conai dei rifiuti differenziati? Il piano non ne da conto né provvede a quantificarli, come mai? Con un pò di logica, infatti, qualsiasi cittadino può intuire facilmente che se si raccolgono circa 10.000 tonnellate di rifiuti secchi differenziati – come ci si propone – i proventi realizzati dalla vendita al sistema Conai dovrebbero essere noti e portati con chiarezza in detrazione ai costi del servizio. E così, la tariffa 2016 risulterebbe decisamente più bassa per i cittadini”. Lo scrive in un comunicato Andrea Falvo esponente di Rigenerazione Democratica
PD Lamezia Terme, per il quale “facendo i conti in modo semplice, infatti, se consideriamo che una tonnellata di cartone vale quasi 100 euro, e che una tonnellata di plastica vale circa 300 euro, il piano dovrebbe tenere conto del possibile controvalore dei rifiuti, che a regime del 65% ammonterebbe ad oltre il milione e mezzo di euro solo tra cartone e plastica. Se invece si restasse alle percentuali attuali, i ricavi sarebbero comunque di oltre 500.000 euro. Cifre ragguardevoli delle quali il piano approvato per determinare la Tari 2016 non fa neanche cenno”. Per Falvo “la città e i cittadini hanno il dovere di pagare le tasse, ma anche il diritto di capire come vengono determinate le tasse e che fine fanno i propri soldi! Purtroppo – prosegue – però il metodo, peraltro non nuovo, adoperato dall’amministrazione comunale non va in questa direzione. Hanno fatto bene – aggiunge – i consiglieri comunali del PD a votare contro questo piano; ancora meglio faranno se sensibilizzeranno i cittadini verso una problematica fondamentale della gestione comunale. L’amministrazione Mascaro, a nostro giudizio, deve rivedere – conclude – quanto approvato, dando atto dei ricavi dalla vendita dei rifiuti differenziati e deliberando di abbassare la tassa 2016 a carico dei cittadini”.