Lamezia: nel segno della tradizione si e’ svolta la processione del venerdi’ Santo

processione-venerdi-lameziaLamezia Terme – Anche quest’anno nel segno della tradizione si è svolta a Lamezia – Nicastro la processione del Venerdì Santo (o del Cristo morto) che si è conclusa con la Via Crucis sul corso Numistrano.
La processione, ha avuto inizio intono alle 17.00, dalla Chiesa di S. Teodoro con l’uscita della Statua dell’Addolorata che ha attraversato le viuzze dell’antico centro storico raggiungendo, poi, la cattedrale dove ha incontrato il Cristo Morto. Le due Statue poi hanno percorso le altre vie principali del centro abitato raggiungendo il Corso intorno alle 20.30, con molte persone.
Venerdì Santo è un giorno di grande importanza per la religione processione-venerdi-ltcristiana. E’ il giorno in cui viene commemorata la crocifissione di Cristo. Tre giorni dopo è la Pasqua. La resurrezione di Gesù Cristo. L’intero mondo cristiano celebra la Settimana Santa, alcuni con più ardore altri meno, ma è il Venerdì Santo ad attirare maggiormente l’attenzione sui vari riti che vengono celebrati nel mondo. Nella nostra città il rito religioso si è concluso con la Via Crucis cittadina di fronte alla Cattedrale.
Nell’ Anno Santo della Misericordia, la Chiesa lametina ha voluto che a portare la Croce nelle 14 stazioni che segnano il percorso della Passione di Cristo dalla condanna a morte alla deposizione nel sepolcro, fossero i volontaridi alcune associazioni di volontariato. Donne e uomini che ogni giorno si prendono cura dei tanti “crocifissi” che vivono anche a Lamezia, persone e famiglie segnate dalla povertà, dalla malattia, dalla solitudine, dall’emarginazione sociale di chi non ha nessuno a cui chiedere aiuto.
Hanno partecipato i volontari del Masci Lamezia Terme 2; dell’ via-crucis-lameziaAssociazione “La Strada”; i volontari che ogni giorno servono alla mensa della Caritas Diocesana; dell’Associazione Calabrese Malati Oncologicidella Malgrado Tutto;dell’Associazione Volontari Ospedalieri; dell’Agesci;degli Sprar di Lamezia e Miglierina; del volontariato vincenziano; della Protezione Civile; dell’Associazione Mago Merlino: dell’Associazione Meter; dell’ Avis.
“L’amore di Cristo ci spinge”, è stato il tema della Via Crucis di quest’ anno, le cui meditazioni sono state scritte dagli stessi volontari . Volontari come “cirenei” che scelgono di condividere le croci dei fratelli, che si mettono a servizio del prossimo spinti dall’amore di Cristo, un amore che non si è risparmiato, fino a donare la propria vita per la salvezza degli uomini.
La sofferenza dell’uomo, l’amore che si fa servizio e dono di sé via-crucis-lamezia-2trova la sua manifestazione più alta nella Croce di Cristo che – ha affermato il Vescovo Luigi Cantafora a conclusione del rito – “ci inserisce nella storia, nelle gioie e nelle speranze ma anche nelle tristezze e nelle angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto. La Croce di Cristo è la croce dell’uomo. Per questo di fronte ad essa possiamo scegliere se comportarci come Maria, come il Cireneo, come la Veronica o come Pilato. La Croce ci spinge ad agire perché ci contagia con il suo amore e ci sprona ad amare e ad aprire gli occhi verso chi è povero, debole e sofferente.”
La Croce portata quest’anno nel rito del Venerdì Santo a Lamezia via-crucis-lamezia-4è stata la Croce di Lampedusa, già da alcune settimane in Diocesi, realizzata con il legno dei barconi con cui tanti migranti hanno raggiunto l’isola e su cui migliaia di donne e uomini hanno perso la vita. A loro è andato il pensiero del Vescovo di Lamezia, “ai migranti che sono morti su questo legno, che noi oggi vediamo nell’immagine della Croce. È un mistero grande. Ma noi crediamo che i crocifissi di ieri, i crocifissi di oggi e di sempre sono i risorti di domani, i risorti per sempre”. E proprio alcuni migranti ospiti della cooperativa “Malgrado Tutto” hanno portato la Croce alla V Stazione, in cui si medita Gesù che viene aiutato dal Cireneo a portare la Croce.
Ai volontari lametini, il ringraziamento del Vescovo di Lamezia perché “voi illuminate Lamezia con la luce del Risorto, voi come Cristo vi mettete il grembiule per lavare i piedi dei fratelli e mettervi a servizio nell’amore”.
Questa sera le celebrazioni del Triduo Pasquale presiedute dal Vescovo Cantafora culmineranno nella Veglia alle 22, con l’annuncio della Resurrezione di Cristo, la benedizione del fuoco nuovo e del lucernario e la liturgia battesimale. Domani il Vescovo presiederà il Pontificale della Pasqua di Resurrezione alle 11 in Cattedrale.