Lamezia: Vescio(Fdi) chiarimenti in riferimento al cane morto

corpo-cane-avvelenatoLamezia Terme – Il cane ritrovato morto in via degli Itali è stato avvelenato come segnalato in una nota da Fratelli d’Italia o è deceduto perché investito come ha riferito ieri il comandante della Polizia Municipale? Un interrogativo al quale sarà difficile dare una risposta. Ma certamente sarà destinato a creare polemiche, precisazioni e contro precisazioni. Ed in merito alla nota diffusa ieri dal dirigente della Polizia Locale oggi è arrivata la replica di Fratelli d’Italia che “in merito al cane morto in via degli Itali interviene Teresa Vescio responsabile del Dipartimento ambiente e agricoltura di FdI per fare alcune precisazioni: “sono perfettamente d’accordo – dice – con quanto affermato dal Dott. Zucco sul fatto che non bisogna creare allarmismi e bisogna procedere alla verifica delle informazioni, in merito alla vicenda urgono però alcuni chiarimenti. Intanto – prosegue la Vescio- come più volte sottolineato il Dipartimento Ambiente e Agricoltura di FdI si muove esclusivamente su segnalazioni da parte dei cittadini”. La Vescia precisa ancora che “in seguito alla richiesta di intervento da parte di chi, ha accudito il cane morente, si è recato sul luogo il veterinario reperibile arrivato purtroppo qualche minuto dopo il decesso. Lo stesso – riferisce ancora – ha informato chi ha provveduto a fare la segnalazione e i presenti, che era sicuramente da escludere l’investimento, in quanto i sintomi presentati dal cane e lo stato in cui si trovava erano quasi sicuramente riferibili ad avvelenamento da sostanza lumachicida, sottolineando che anche se fosse sopraggiunto prima della morte, purtroppo per il cane non ci sarebbe stato scampo”. La Vescio precisa ancora riferendo che “in seguito ha richiesto l’intervento di altri addetti dell’Asp che avrebbero dovuto stilare il certificato di avvenuto decesso, in quanto lo stesso era intervenuto poiché il cane nel momento della segnalazione era in vita. I medici – prosegue – si sono recati sul posto e si apprende dalla nota apparsa sulla stampa che è stata certificata la morte da “probabile” investimento. Da sottolineare che il cane non è stato portato via, ma è stato lasciato sul posto, dove è rimasto fino alla giornata di martedì”. Ora la Vescio si chiede e domanda “com’è possibile che il primo veterinario intervenuto (colui che effettua il pronto intervento per poter salvare la vita agli animali, quindi si presume che sicuramente abbia le competenze per saper riconoscere i sintomi e per effettuare il soccorso) ha riferito a chi si trovava sul posto che sicuramente la morte era riconducibile ad avvelenamento e quelli giunti in seguito hanno certificato un probabile investimento?” Ed inoltre la Vescia vorrebbe “chiedere se i veterinari intervenuti in un secondo tempo hanno provveduto ad effettuare un’autopsia dalla quale è emerso l’investimento?” Noi di FdI, conclude la Vescio, “siamo certi che il Dott. Zucco ha la massima attenzione su questa vicenda che attanaglia il territorio, e per apportare il nostro contributo alla causa, rendiamo noto che se si dovessero presentare casi analoghi ci recheremo personalmente sul luogo in attesa degli addetti, così da evitare possibili incongruenze future e soprattutto per verificare che vengano espletate tutte le verifiche utili per l’accertamento del caso”.