A Piazza Fiorentino fra qualche anno ci ritroveremo il nostro “spelacchio”

Lamezia Terme – Un nuovo albero è stato piantato in piazza Fiorentino ma, il Nuovo Cdu, in una nota esprime il suo disappunto. “Probabilmente – evidenziano il presidente cittadino Giuseppe Muraca e il coordinatore Giancarlo Muraca – Piazza Fiorentino a Lamezia Terme qualcuno l’ha scambiata per un luogo di esperimenti e per un giardino botanico con piante di ogni specie e varietà. Sono circa una decina le diverse specie di arbusti e alberi in questa piazza ed ora ne è arrivato uno della famiglia della Picea (della stessa specie dell’abete rosso)”.
Per i due esponenti del movimento è “evidente che negli ultimi periodi le condizioni climatiche sono variabili e non esistono le mezze stagioni ma, almeno nella scelta e piantumazione degli alberi, alcuni canoni andrebbero rispettati. Rispettare l’altitudine e l’habitat dove posizionare le piante dovrebbe essere uno dei punti fermi nella loro scelta. L’albero piantato ieri in piazza, di solito predilige e vive bene ad altitudini superiori ai 1000 metri (ma anche più) sul livello del mare in boschi puri o associato a faggi e specie simili e anche come pianta ornamentale, ma mai viene associato a palme e ad altre piante della macchia mediterranea, in quanto hanno esigenze e caratteristiche diverse. Oltre all’aspetto botanico, vogliamo anche mettere in evidenza che non esiste nessuna altra motivazione che giustifica l’inserimento di questa pianta in questa piazza e in questo ambiente. L’utilizzo di questa pianta in piazza, non risponde a nessuno scopo e non ha nessuno dei requisiti essenziali per questo luogo, botanici, estetici, ricreativi, ambientali, frescura, ecc.. L’unica nota positiva è che fra 20-30 anni potrà essere addobbato come albero di Natale, ma probabilmente con gli stessi risultati di ‘spelacchio’”.
“Scusate se su un argomento così serio ci scherziamo sopra, ma è da tanto tempo – concludono – che insistiamo nel dire che la gestione del verde urbano deve essere affidata a dottori agronomi o forestali e ad un ufficio competente che sappia gestire il verde a partire dalla scelta delle piante da piantumare, alla coltivazione e alla gestione. Se solo si fosse chiesto un parere o un suggerimento alle statue della piazza o ai tanti agricoltori che la frequentano sicuramente avrebbero risposto di guardarsi attorno e avrebbero scelto specie più appropriate e giuste”.