Lamezia Terme – In occasione della giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane “per il cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina”, promossa da Rete Italiana Pace e Disarmo, Europe for Peace e Coalizione Assisi Pace Giusta, Pax Christi – Punto Pace di Lamezia Terme invita la cittadinanza e le realtà del nostro territorio, a partecipare al presidio su Corso Nicotera – Isola Pedonale sabato 24 febbraio dalle 17:30-20:30. Concluderà la manifestazione il Presidente di Pax Christi Italia monsignor Giovanni Ricchiuti Vescovo Emerito di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti. L’appello, rivolto alle associazioni cattoliche, laiche, alle parrocchie e a tutte le persone libere per “fermare la criminale follia delle guerre”, invita a riflettere e a mobilitarsi perché “L’Italia dica basta alla guerra!”.
Si invitano, pertanto, i movimenti, le reti, le associazioni, i sindacati, le parrocchie, i comitati locali, “a mobilitarsi insieme nelle piazze italiane per chiedere alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace, impegnandosi, nell’immediato, per: il cessate il fuoco in ucraina e nella striscia di Gaza; la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese; il riconoscimento dello stato di Palestina e la fine dell’occupazione e della violenza in cisgiordania; la soluzione politica della guerra in ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera. Parallelamente occorre andare oltre l’immediatezza chiedendo: la messa al bando delle armi nucleari, la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta; la riconversione dell’industria bellica, che sta traendo immensi profitti dalle guerre e dai conflitti armati; il riconoscimento del diritto di asilo e la protezione a dissidenti, obiettori di coscienza, renitenti, disertori, profughi, difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti sociali e sindacalisti vittime della repressione politica in ogni contesto e nazione; il rafforzamento dell’azione umanitaria e di protezione dei diritti umani nei Paesi dove sono negati, lo stanziamento dello 0,7% del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo; la promozione di conferenze regionali di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, per ricostruire convivenza e sicurezza nelle regioni martoriate da guerre in Medio Oriente e in Africa e costrette alle migrazioni forzate”.