Bilancio Provincia: consiglieri di maggioranza rispondono a Caglioti e Cardamone

 

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Catanzaro –Di seguito il documento dei consiglieri provinciali di maggioranza in risposta alla dichiarazione di voto negativo sul bilancio di previsione del presidente del consiglio comunale di Catanzaro e del vice sindaco di Lamezia Terme:

“La sfida che abbiamo raccolto lo scorso anno, con le elezioni provinciali del 12 ottobre, è stata quella di rimettere in movimento il protagonismo degli 80 Comuni della Provincia di Catanzaro, semplificando e rendendo più efficiente il complesso sistema delle prestazioni pubbliche nel quadro di un ammodernamento dello stato sociale e della democrazia rappresentativa. E questo in un momento particolarmente difficile, dovuto a un caos normativo che non ha ancora definito in maniera chiara competenze e funzioni dell’Area Vasta, e soprattutto con continui tagli e assottigliamento di risorse che rendono particolarmente arduo assicurare la qualità dei servizi nei quattro settori di competenza che la riforma Delrio attribuisce al nuovo Ente intermedio: viabilità, trasporti, ambiente ed edilizia scolastica. Non si tratta di procedere burocraticamente ad un adempimento legislativo e di insediamento di nuovi poteri (Ente Intermedio) che subentrano ad una vecchia struttura istituzionale, ma di attuare una politica di programmazione che sappia pienamente utilizzare le risorse che provengono dallo Stato e dall’Europa e per far funzionare un principio di sussidiarietà nell’erogazione di tanti servizi che possono essere affidati ad un nuovo modello di amministrazione. Una Provincia come ente di  governo di area vasta può garantire l’equilibrio territoriale tra città e provincia e pensare ad uno sviluppo strategico del territorio attraverso la realizzazione di politiche di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, assicurando sostegno e supporto alle attività economiche e di ricerca innovativa e coerente  con la vocazione della città e del territorio. I ristretti margini di manovra e le ristrettezze che stringono i cordoni delle finanze per interventi strutturali non hanno impedito alla Provincia di Catanzaro, con una gestione virtuosa e oculata, di mantenere alta la qualità dei servizi, predisporre un piano di intervento straordinario per la messa in sicurezza delle aste fluviali, di garantire la manutenzione delle strade, di garantire la sicurezza degli edifici scolastici di competenza investendo circa dodici milioni di euro, giusto per citare qualche esempio. E questo senza mettere a repentaglio il pagamento degli stipendi dei nostri dipendenti che non sono stati costretti a salire sul tetto di Palazzo di Vetro per rivendicare il diritto al lavoro retribuito, come succede purtroppo altrove. La Provincia di Catanzaro capoluogo di regione e sede dell’Università Magna Grecia, con Lamezia Terme, cuore dei trasporti e della logistica regionale, su strada, ferro, ed aerea, situati al centro della regione, deve assumersi la responsabilità storica di riorganizzare il Territorio su due poli, Catanzaro e Lamezia Terme, che non siano centri burocratici ma l’asse dello sviluppo del territorio (agricoltura, turismo, cultura, sanità debbono essere i capisaldi da cui partire) e della creazione di  posti di lavoro diventando modello per l’intera regione. E’ quello che cerchiamo di fare quotidianamente, “frequentando” il territorio: un’attenta e paziente attività di ascolto che in questi dodici mesi ha interessato tutto il territorio provinciale, senza sovrapposizioni né guerre di campanile, garantendo manutenzione ordinaria e straordinaria agli oltre mille e trecento chilometri di strada che attraversano la nostra Provincia, sbloccando interventi e cantieri su arterie importanti tanto del Capoluogo di Regione che nella città della Piana che ci riserviamo di illustrare prossimamente, nella conferenza illustrativa dei risultati ottenuti nel primo anno di mandato. Una condivisione di intenti apprezzata dai sindaci, a quanto pare, come dimostra l’approvazione dello Statuto dell’Area Vasta che la nostra assemblea ha approvato all’unanimità, tra le prime in Italia. Non è certo alimentando questioni di campanile sull’assegnazione della vice presidenza- tutti i territori hanno pari dignità nella rivendicazione – che avremmo potuto affrontare al meglio le prospettive di sviluppo dell’Area centrale della Calabria, a cui le amministrazioni dei Comuni interessati non contribuiscono certo con attacchi strumentali e sterili che poco hanno a che fare con la critica costruttiva. Non troviamo traccia, negli ultimi mesi, della tanto sbandierata disponibilità alla collaborazione istituzionale nell’interesse delle comunità amministrate di cui parlano Cardamone e Caglioti. Anzi. I continui attacchi indirizzati al presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, soprattutto da alcuni isolati consiglieri comunali di Catanzaro, rappresentano una fastidiosa entrata a gamba tesa sull’attività amministrativa di un Ente intermedio di diverso livello: la Provincia è diventata quasi una istituzione concorrente. Il bilancio di previsione, per come predisposto tenendo conto delle quattro funzioni assegnate dalla legge di riforma Delrio, si occupa delle due principali competenze affidate alla nuova Provincia e in cui l’Ente intermedio è già operativo: viabilità ed edilizia scolastica. Votare contro a questo bilancio significa bocciare le opere e gli interventi programmati in termini di manutenzione e ammodernamento delle strade provinciali e di sicurezza dei trentasei edifici scolastici di nostra competenza, nonché della programmazione di nuove realizzazioni. Quindi, il presidente del consiglio comunale di Catanzaro e il vice sindaco di Lamezia Terme ci spieghino nei fatti e con esempi concreti il ruolo negativo che la Provincia di Catanzaro ha avuto nell’ultimo anno, e dove si nasconde l’inattendibilità del Piano triennale delle Opere pubbliche. Quale contributo concreto intendono dare alla costruzione dell’Area Vasta bocciando il bilancio di previsione della Provincia? L’assemblea dei sindaci è un organo collegiale con poteri di propositivi, consultivi e di controllo: aspettiamo che i Comuni di Catanzaro e Lamezia esercitino i diritti-doveri assegnati loro dall’articolo 28 dello Statuto che hanno approvato, e non solo per attacchi strumentali non sappiamo se all’Ente Provincia-Area Vasta o alla persona, nella figura del presidente Enzo Bruno e dei consiglieri provinciali che lo sostengono”.

 

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