Comunali: Antimafia, 14 candidati “impresentabili”

comunali-catanzarese01-06Roma – Sono 14 i candidati alle elezioni comunali di domenica 5 giugno ritenuti “impresentabili” dalla commissione parlamentare Antimafia. Il monitoraggio della commissione ha riguardato 13 Comuni chiamati al voto, tra i quali Roma. Gli altri centri sono San Sostene, Joppolo, Badolato, Sant’Oreste, Plati’, Ricadi, Diano Marina, Villa Di Briano, Morlupo, Finale Emilia, Battipaglia.
I 14 candidati impresentabili sono cosi’ divisi: 8 candidati che hanno sottoscritto dichiarazioni false, 3 incandidabili e 3 casi relativi a codice di autoregolamentazione.
Tra i 13 comuni con candidati definiti “impresentabili” che andranno al voto domenica prossima, c’e’ anche Scalea in provincia di Cosenza.

 

Comunali: Bindi, sotto ricatto chi vince con voti mafie
“Vincere con i voti delle mafie significa non governare o governare sotto ricatto”. Lo ha affermato la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, in conferenza stampa presentando la relazione sulla situazione dei comuni sciolti o sottoposti a commissione di accesso. “Non emerge un quadro strettamente preoccupante dal punto di vista giuridico – spiega la presidente Rosy Bindi – ma ci sono situazioni che portano a un voto inquinato. L’appello e’ ai partiti politici, loro sanno chi candidano”.
Comunali: Bindi, lavoro importante approvato all’unanimita’
“La relazione che vi presentiamo e’ stata approvata all’unanimita’” bindi22-06ed “e’ stato svolto un lavoro molto importante. Abbiamo preso in esame la posizione di 3275 candidati, di cui solo 2200 solo a Roma. Sia per i casi di incandidabilita’, sia per quelli di ineleggibilita’”. Lo ha affermato la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, in conferenza stampa presentando la relazione sulla situazione dei comuni sciolti o sottoposti a commissione di accesso.

Comunali: Bindi, serve commissariamento piu’ efficace
“Bisogna verificare quale tipo di commissariamento adottare per renderlo veramente efficace. Qualche volta capita che non ci sono le condizioni per lo scioglimento, ma un problema vero e’ che certe volte non ci sono le condizioni per farlo e allora in quel caso bisogna trovare il modo opportuno per difendere quelle popolazioni”. Lo ha affermato la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, in conferenza stampa presentando la relazione sulla situazione dei comuni sciolti o sottoposti a commissione di accesso.
Comunali: Bindi, i partiti non si nascondano in liste civiche
“I partiti politici devono decidersi a prendere sul serio queste situazioni. Ci vogliono forze politiche chiare che non fanno operazioni trasformistiche e che non si nascono nelle liste civiche”. Lo ha affermato la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, sottolineando i numeri elevati di presenza di liste civiche nei comuni posti sotto la lente d’ingrandimento della commissione. “In un comune abbiamo trovato che le famiglie ‘ndranghetiste hanno piazzato i propri candidati in tre liste” alla domanda su quale comune fosse, la Bindi ha risposto che “Diano Marina potrebbe rappresentare questo caso d’interesse”.

 

Comunali: Lumia (Pd), autocertificazione strumento fuorviante
“Il sistema dell’autocertificazione e’ uno strumento fuorviante”: lumia-giuseppelo ha affermato il componente della Commissione Antimafia del Pd, Giuseppe Lumia, nel corso della conferenza stampa sulle liste dei candidati delle elezioni comunali. “Sarebbe anche utile anticipare a 60 giorni, anziche’ a 40, la presentazione delle candidature. Serve poi – sottolinea Lumia – una banca dati sui carichi pendenti per non consentire a chi non e’ in regola di farsi beffa della nostra democrazia”.

Comunali: Fava “fedina penale precondizione, non patente onesta’”
“I partiti hanno raccolto le sollecitazioni e gli ammonimenti della commissione antimafia con una maggiore vigilanza sulle liste. claudio-fava-10Resta pero’ la preoccupazione che la fedina penale pulita sia solo una precondizione, non una patente di onesta’ morale”. Lo afferma il vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, Claudio Fava, nel corso della conferenza stampa di presentazione della relazione approvata all’unanimita’. “La confermano i rapporti di polizia e delle prefetture su alcuni dei Comuni sciolti per mafia che tornano al voto: il rischio che in alcuni di quei Comuni continuino a governare le cosche mafiose, attraverso un reticolo di parentele e affinita’, e’ grave e presente”.
Comunali: Di Lello (Pd), verifiche Antimafia siano preventive
“Un buon lavoro di squadra che non a caso ha visto un voto unanime della Commissione. Ma l’esperienza acquisita, ed il dilello-marcoritardo con cui anche quest’anno si e’ arrivati all’esito della verifica, impone una riflessione all’intero Parlamento perche’ trovi nuovi strumenti normativi per consentire non solo alle istituzioni preposte ma anche ai partiti di verificare preventivamente non solo la candidabilita’ ma anche l’opportunita’ di qualche candidatura”. Lo afferma Marco Di Lello (Pd), segretario della Commissione Bicamerale Antimafia.
“In sede penale, infatti, non si puo’ e non si deve derogare dalla tipizzazione dei reati ma appare utile e giusto offrire ai partiti elementi di conoscenza che, pur non integrando fattispecie di reato, possono indurre ad una riflessione sulla opportunita’ di candidature legate da frequentazioni o vincoli familiari con esponenti malavitosi. Anticipare i tempi per la presentazione delle liste per consentire uno screening comune con la magistratura inquirente – conclude Di Lello – potrebbe servire a togliere alibi a chi non vuole vedere ed aiutare quanti la lotta alla mafia vogliono farla sul serio”.

 

Comunali: Mirabelli (Pd), strumenti congrui per verifica liste
“La Commissione Antimafia ha svolto un lavoro proficuo di indagine sui comuni che vanno al voto e che sono stati sciolti per mirabelli-francomafia o oggetto delle commissioni di accesso, per verificare infiltrazioni. Il voto unanime sulla relazione conclusiva e’ il risultato di un clima positivo che, dopo mesi, ha allontanato strumentalismi e propaganda dal lavoro dell’Antimafia”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia.
“Viene confermata – prosegue Mirabelli – la necessita’ di dare tempi e strumenti congrui alle commissioni elettorali per verificare la candidabilita’ di chi e’ in lista, al di la’ delle autocertificazioni. Dal nostro lavoro emerge inoltre con evidenza l’esigenza di guardare con attenzione alle liste civiche. E’ inoltre necessario valutare modifiche alla legge sullo scioglimento – conclude Mirabelli – per evitare che nei comuni commissariati si riproduca la situazione precedente”.

Comunali: Mirabelli (Pd), servono misure e attenzione costante
“La Commissione Antimafia ha svolto un lavoro proficuo di indagine sui comuni che vanno al voto e che sono stati sciolti per mafia o oggetto delle commissioni di accesso, per verificare infiltrazioni. Il voto unanime sulla relazione conclusiva e’ il risultato di un clima positivo che, dopo mesi, ha allontanato strumentalismi e propaganda dal lavoro dell’Antimafia”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia. “Viene confermata – prosegue Mirabelli – la necessita’ di dare tempi e strumenti congrui alle commissioni elettorali per verificare la candidabilita’ di chi e’ in lista, al di la’ delle autocertificazioni. Dal nostro lavoro emerge inoltre con evidenza l’esigenza di guardare con attenzione alle liste civiche, che rischiano di essere nei comuni piu’ facilmente infiltrabili e di continuare a monitorare alcuni dei comuni a piu’ alta concentrazione di criminalita’ organizzata. E’ inoltre necessario valutare modifiche alla legge sullo scioglimento – conclude Mirabelli – per evitare che nei comuni commissariati si riproduca la situazione precedente”.

 

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