Sanita’: Siclari (FI), gia’ dimenticata l’emergenza in Calabria

Catanzaro  – “Dal Governo e’ calato il silenzio sull’emergenza sanitaria calabrese. Aver sostituito il commissario non basta. Il ministro Grillo oltre a visitare gli ospedali del Cento e del Nord venga al Sud. Inizi il suo tour in Calabria e saro’ lieto di accompagnarla in tutti i reparti degli ospedali calabresi, sono certo che rimarra’ adeguatamente sconvolta dalla situazione di emergenza che affligge l’intero settore. Forse, finalmente, decidera’ di mettere la parola fine al commissariamento della nostra sanita’ che ci obbliga a non ricevere fondi per risolvere i problemi dell’emergenza sanitaria e quindi a vivere una via crucis per poterci curare”. Il senatore Marco Siclari, capogruppo in commissione Igiene e Sanita’,, chiede al ministro che fine abbiano fatto tutte le sue segnalazioni chiedendo a questo Governo di prestare attenzione a chi, come accade in Calabria, vive una situazione paradossale. “I problemi segnalati – aggiunge – non sono affatto mutati e si e’ ancora in attesa di conoscere almeno una bozza di programmazione o pianificazione da parte dei nuovi commissari. Intanto attendo mercoledi’ la risposta del Ministro alla mia interrogazione, depositata ben nove mesi fa, sulla condizione surreale in cui verte la sanita della Locride ed in particolare dell’ospedale di Locri. Ma l’emergenza in Calabria e’ continua e per questo depositero’ l’ennesima interrogazione per comprendere che intenzioni abbia questo Governo circa la realizzazione dell’ospedale unico della Piana considerando che ogni giorno si registrano episodi di assistenza sanitaria inadeguata, inefficace ed inefficiente che obbliga gli operatori sanitari a lavorare in strutture sanitarie pubbliche in condizioni di abbandono e senza alcuna sicurezza per il paziente ed il medico. Il mega progetto della Piana, rimasto a oggi ancora sulla carta e’ stato promesso dopo che sono stati soppressi ospedali calabresi e ridotti all’osso quelli esistenti. In tutto cio’ il Governatore Oliverio non ha preso coscienza del ruolo fondamentale che ha la Regione nella programmazione sanitaria e che ad oggi risulta inesistente”.