Governo: Conte, al massimo mercoledì sciolgo riserva

Roma  – Due giorni, al massimo tre. Poi Giuseppe Conte salirà al Colle per sciogliere la riserva. “Spero positivamente”, dice il presidente del Consiglio incaricato partecipando in collegamento video dal suo studio di Palazzo Chigi alla festa del Fatto quotidiano. Il premier assicura che la deadline per la formazione del nuovo esecutivo giallorosso sarà “all’inizio della prossima settimana. Non lunedì, ma tra martedì massimo mercoledì dobbiamo poter chiudere”, dice. La squadra dell’esecutivo che guiderà non è ancora pronta, ma questa – spiega – non è la priorità del presente. Lo è invece il programma che non sarà un contratto stile Lega-M5s ma un unico testo “condiviso dove sarà difficile distinguere una misura o un obiettivo che sta a cuore a l’una o all’altra forza politica”. Il lavoro, assicura, sta procedendo positivamente e anche Luigi Di Maio sta lavorando “con entusiasmo”: tra M5s e Pd “c’è un buon clima” e “tutti sono disponibili ad accantonare il passato e a concentrarsi su questo importante progetto che non riguarda una singola forza politica ma l’intero bene del Paese”.
Per i nomi di chi guiderà i vari ministeri, come detto, non c’è fretta. Quando il programma sarà definito inviterà Movimento 5 stelle e Partito democratico “a sedersi intorno a un tavolo e a dare suggerimenti, non indicazioni secche ma aperte, in modo da poter scegliere la migliore squadra”. Per ora si limita ad assicurare che lavorerà perché non sia una compagine tutta al maschile. Anche il nodo del vice premier non è sciolto.

A chi gli chiede se si senta un premier 5 stelle dà una risposta articolata: “Non sono iscritto al Movimento, non partecipo alle riunioni del gruppo dirigente: definirmi dei 5 stelle mi sembra formula inappropriata. Rimane però il dato che c’è molta vicinanza e il Movimento e in particolare Di Maio, mi ha designato come presidente. Sono dati di fatto, poi le valutazioni le lascio a tutti”.
Vicinanza al Movimento la dimostra quando commenta l’appello per l’intesa lanciato ieri da Beppe Grillo. Un invito che Conte definisce “condivisibile. Ha disegnato il futuro e ci invita a guardare in avanti. E’ una impostazione molto bella”.
Netto, invece, appare il divario con la Lega. “Non sono un premier per tutte le stagioni e l’ho dimostrato”, dice ricordando di aver rifiutato la proposta di proseguire l’esperienza di governo quando il Carroccio in Senato ritirò la mozione di sfiducia presentata contro di lui.
Nel suo intervento parla anche di economia (“Adeguare il patto di stabilità al nuovo ciclo economico”), di migranti (“Chi sbarca in Italia, sbarca in Europa”) e anche di calcio. Rivendicando la sua fede giallorossa replica a chi gli ricorda che oggi a Roma si gioca Lazio-Roma con un “incrociamo le dita…”