Sanità: Regione, proposta legge Mirabello-Esposito su emergenza

Reggio Calabria  – I consiglieri regionali Michele Mirabello (Pd) e Baldo Esposito (Ncd) hanno formalmente presentato una proposta di legge che reca “provvedimenti urgenti per garantire l’erogazione dei servizi sanitari in ambito regionale”. Nella relazione illustrativa del testo normativo, nato anche in considerazione delle proteste messe in atto in questi giorni da varie figure di precari della sanità licenziati o in via di licenziamento, si evidenzia che “l’emergenza sanitaria è acuita dalla grave carenza di personale di ogni ruolo e qualifica. Il blocco del turn over degli ultimi anni, il numero delle cessazioni in servizio, anche per l’adesione alla cosiddetta ‘Quota 100’, mette a serio rischio l’erogazione dei servizi sanitari, anche nell’area dell’emergenza. Proprio in questo contesto – scrivono Mirabello ed Esposito – si rende necessario trovare soluzioni alternative e rapide per assicurare la continuità dei servizio assistenziali e garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza”: Per questo .- aggiungono i due consiglieri regionali firmatari della proposta di legge – “si rende necessario rinnovare, fino al 31 dicembre 2019, tutti i contrati a tempo determinato o flessibile nonché quelli cessati di recente. Contestualmente, dovranno essere definite, entro la stessa data, tutte le procedure avviate per l’assunzione a tempo indeterminato. Una volta definiti i fabbisogni di personale di ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera, si dovranno assumere, entro il 31 dicembre 2019 e sui posti disponibili, i vincitori e gli idonei delle graduatorie valide”. Nella reazione finanziaria al testo, Mirabello ed Esposito spiegano che la proposta di legge “non comporta oneri a carico del bilancio regionale in quanto la copertura rientra già nei bilanci delle aziende sanitarie e ospedaliere”. La proposta di legge è stata assegnata per l’esame di merito alla terza commissione “Sanità e Attività sociali”, nella quale è già stata anticipata nella seduta di ieri, e alla seconda Commissione “Bilancio” per il parere.