‘Ndrangheta: Siclari, “Non ho raccomandato nessuno”

Catanzaro – “Non ho mai visto o sentito la ragazza o la signora che avrei dovuto raccomandare. Nelle indagini non vi è traccia della “richiesta di raccomandazione” fatta al sottoscritto né da parte del medico né da parte del signore. Non vi è telefonata o intercettazione ambientale o altro che documenta la richiesta di raccomandazione fatta dal medico di famiglia al sottoscritto a favore della ragazza (o signora)”. Lo scrive su Facebook il senatore Marco Siclari (FI), in riferimento alle contestazioni della Dda di Reggio Calabria che, nell’ambito dell’operazione “Eyphemos” di ieri, ha chiesto il suo arresto per un presunto scambio di favori con esponenti del clan Alvaro in cambio di sostegno elettorale. Siclari, in particolare, sarebbe intervenuto a beneficio di uno degli indagati, lecato agli Alvaro, per ottenere il trasferimento nella sede delle Poste Italiane di Messina di una sua parente.
“Non ho mai telefonato ad alcun esponente di Poste Italiane – scrive Siclari – per raccomandare la ragazza o la signora. Nelle indagini non vi è intercettazione ne prova. Non ho mai interessato altra persona per agire per conto mio a favore della ragazza o signora per essere raccomandata a Poste Italiane. Nelle indagini non vi è intercettazione o prova. Non ho mai incontrato di persona o sentito per telefono la ragazza o la signora che secondo l’accusa avrei dovuto raccomandare”. Siclari fa poi rilevare: “Dalle carte si legge che, oltretutto, la signora ed il marito che non ho mai visto o sentito, sono incensurati. Non ho mai chiesto voti in cambio di altro. Nelle indagini non vi è traccia di accordi o promesse e soprattutto tutta la provincia di Reggio Calabria ne è a conoscenza della mia rettitudine”.