Edilizia: Ance Reggio punta su digitalizzazione con il BIM

Francesco Berna

Francesco Berna

Reggio Calabria – “La digitalizzazione del settore delle costruzioni: il BIM – Building Information Modeling come risorsa per i processi di committenza, progettazione, costruzione e gestione degli edifici e delle infrastrutture” e’ il tema del seminario organizzato da Ance Reggio Calabria ed ospitato dalla sede cittadina di Confindustria. Un evento, realizzato con il patrocino del Consiglio regionale della Calabria, della Provincia e della Citta’ di Reggio Calabria, diretto ad imprenditori, professionisti, amministratori e funzionari pubblici cosi’ da approfondire i benefici derivanti dal passaggio al digitale per l’industria delle costruzioni. I lavori, incentrati su questo innovativo strumento in grado di generare benefici sulla catena di fornitura in termini di sostenibilita’, efficienza e sicurezza, hanno registrato la presenza di Francesco Ruperto, coordinatore scientifico master BIM facolta’ di Architettura dell’Universita’ La Sapienza, dell’architetto Valeria Zacchei e dell’ingegnere Filippo Daniele. Di ‘nuovo approccio culturale’ ha parlato il presidente di Ance Calabria, Francesco Berna. “Riteniamo – ha affermato – che il BIM, utilizzato da anni in numerosi stati, riuscira’ a dare un impulso serio nella progettazione ed esecuzione di tutti i lavori. Il Building Information Modeling rappresenta la strada che soprattutto le amministrazioni pubbliche devono cominciare ad intraprendere nel settore che rappresentiamo”. “Un tema – ha evidenziato il presidente Ance Reggio Calabria, Francesco Siclari – che impone uno sforzo ed un impegno da parte di tutti gli attori interessati: il seminario e’ un primo step per incrementare sinergie e affrontare nel modo migliore la sfida culturale, tecnologica e gestionale posta dal BIM e dalle nuove previsioni normative. Come Ance ci proponiamo di approntare eventi successivi, intesi quali veri e propri corsi di formazione, e lanciamo la proposta per un laboratorio permanente integrato cosi’ da definire un programma operativo per l’incorporazione del Building Information Modeling nel sistema degli appalti a livello locale mediante una sperimentazione che deve coinvolgere la filiera a partire dalla committente pubblica passando per il mondo imprenditoriale, accademico e delle professioni”.
Zacchei, concentrandosi sulle piattaforme e gli strumenti software per la modellazione e la gestione dei contenuti informativi e sul BIM come “metodologia di lavoro innovativa in quanto unico file integrato di dati coerenti da cui si estraggono tutti i documenti necessari”, ha spiegato come lo strumento “riduca ripetizioni, errori e permetta di controllare molto meglio il processo di progettazione ed esecuzione, ma implichi anche un maggiore impegno”. Per Ruperto, che si e’ soffermato sui profili legislativi normativi e le prime esperienze nazionali in merito, “la tematica – ha dichiarato – appena recepita dal nuovo codice per gli appalti attualmente al vaglio del Consiglio dei ministri, e’ tecnica ma riguarda anche la sfera dell’innovazione, delle strategie industriali, governative, delle pubbliche amministrazioni e dei privati. Proprio per questo e’ importante fornire coordinate per cominciare a gestire tale transizione verso la digitalizzazione che coinvolgera’ le Pa, i costruttori, i progettisti, il sistema della formazione e dell’universita’”. Tra gli interventi, quello dell’architetto Pulella, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, e il giovane professionista reggino Melchini che ha illustrato la sua esperienza con il progetto di ricerca universitario inerente, appunto, il supporto BIM ai processi di governance della futura Citta’ Metropolitana.

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