Sequestrati gazebo lungomare Reggio, titolari non pagavano tassa

Lungomare-reggioReggio Calabria – Sono stati apposti questa mattina i sigilli ai cinque dei gazebo, posti sul lungomare di Reggio Calabria, gia’ sequestrati circa un anno fa per mancato pagamento della tassa di occupazione suolo pubblico. Ne da’ notizia il Comune.
“Con sentenza depositata il 13 maggio 2016, la sezione reggina del Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria – e’s critto in una nota – presieduta dal Giudice Roberto Politi, aveva definitivamente respinto i ricorsi presentati dai titolari delle strutture, riconoscendo all’Amministrazione comunale di aver dimostrato, negli anni, di tenere in considerazione la situazione di difficolta’ economica adottando una serie di delibere finalizzate a venire incontro alle esigenze degli operatori e condannando i ricorrenti al pagamento delle spese di giudizio in favore del Comune. Dopo la sentenza del Tar, – continua la nota – a seguito dei successivi confronti con gli operatori, lo scorso 6 giugno 2016 l’Amministrazione comunale aveva riaperto i termini di richiesta di rateizzazione, fissando il limite entro dieci giorni successivi alla pubblicazione della nuova delibera adottata dalla Giunta. La condizione per l’ulteriore opportunita’ di rateizzazione concessa, era il pagamento del 5% del totale del debito dovuto dagli operatori, a differenza di quanto sancito dalla delibera dello scorso anno che prevedeva il pagamento immediato del 30% di quanto dovuto. Nonostante le successive interlocuzioni, poiche’ nessuna polizza fideiussoria idonea era pervenuta al settore Attivita’ Economiche e Produttive, gli uffici competenti – si precisa – hanno provveduto a notificare ai titolari delle strutture il dispositivo di apposizione sigilli per dare esecuzione alla sentenza del Tar. Infine, lo scorso 1 luglio 2016, uno degli avvocati, in rappresentanza delle strutture, ha richiesto una proroga per la formalizzazione della polizza. La proroga e’ stata concessa fino al 7 luglio ma ad essa non e’ seguito alcun atto, fino a questa mattina quando, dando seguito al dispositivo di cui alla sentenza del Tar, gli agenti della Polizia Municipale hanno apposto i sigilli alle strutture. L’attivita’ della polizia municipale – assicura il Comune – proseguira’ nei prossimi giorni per il controllo e la verifica dei rimanenti pubblici esercizi”.

“Dopo la sentenza del Tar che ha certificato il corretto operato dell’Amministrazione – ha dichiarato l’assessore alle Attivita’ Produttive, Mattia Neto – abbiamo concesso agli operatori tutte le opportunita’ per ritornare nei canoni della legalita’, dando la possibilita’ di un’ulteriore procedura di rateizzazione di quanto dovuto al Comune”.
“Siamo stati sempre disponibili – ha aggiunto l’Assessore – e la sentenza del Tar, nel suo contenuto, lo ha riconosciuto ampiamente, dando atto all’Amministrazione di “aver mostrato negli anni di tenere in considerazione tale situazione, se ed in quanto derivante dalla sfavorevole congiuntura economica e dall’indiscussa necessita’ di aumentare le aliquote [?] adottando una serie di delibere finalizzate a venire incontro alle esigenze degli operatori di settore””. “E’ chiaro che nel tempo abbiamo sempre prediletto la via del dialogo, dimostrandoci aperti a tutte le esigenze che ci sono state sottoposte. Ma la disponibilita’ dell’Amministrazione non puo’ prescindere dal rispetto delle regole e dalla legalita’ dei procedimenti, presupposti che stanno alla base della democrazia”.