Lavoro: Fiom, “serve tavolo regionale per l’industria”

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Catanzaro – La Fiom-Cgil della Calabria, in preparazione dell’assemblea nazionale che si terra’ il 27 ed il 28 Febbraio prossimi a Cervia, ha tenuto oggi l’attivo dei quadri e dei delegati Rsu, RSA, RLS delle aziende metalmeccaniche , delle installazioni telefoniche, informatiche calabresi. I lavori sono stati introdotti da Massimo Covello, segretario genenerale della Fiom calabrese e conclusi, dopo numerosi interventi, da Roberta Turi segretaria nazionale della Fiom. “I temi trattati – secondo quanto riportato in un comunicato stampa – hanno riguardato la drammatica situazione in cui versa il settore industriale regionale, la perdita continua di lavoro di cui e’ emblematico la recentissima sentenza di fallimento della Gam Oil di Rombiolo (VV) con la messa in discussione di 100 posti di lavoro e di tante altre piccole aziende che riducono i volumi di attivita’ o che chiudono del tutto. Cosi come hanno destato allarme e preoccupazione – si legge ancora – la paventata messa in vendita da parte di Finmeccanica dello stabilimento Ansaldo – Breda di Reggio(ex Omeca) uno dei presidi industriali storici e piu’ moderni della Calabria, nel silenzio se non nell’accondiscendenza del Governo Renzi”. L’attivo ha sottolineato l’opposizione della Fiom al jobs- act “che cancella – si legge – le tutele dello statuto dei lavoratori e monetizza i licenziamenti introducendo una inaccettabile discriminazione tra i lavoratori, oltre che vanificare ogni azione di tutela collettiva ed individuale verso i licenziamenti senza giusta causa. Insieme alla conquista del Ccnl, fortemente messo in discussione, serve – scrive la Fiom Calabria – continuare a contrastare le scelte di un Governo miope e assolutamente privo di attenzione verso la Calabria ed il Mezzogiorno completamente ignorate da ogni politica industriale e di sviluppo produttivo”.
L’attivo ha inoltre rivendicato l’attivazione di un tavolo regionale per discutere di un programma di sviluppo industriale “che faccia perno – e’ scritto – sulla valorizzazione delle realta’ industriali esistenti e la riorganizzazione di interi cicli di servizi pubblici capaci di implementare occupazione produttiva e qualificare gli stessi”. A tal proposito si e’ analizzato l’ingente investimento del piano banda larga ed ultralarga “sul quale e’ stata rinnovata la richiesta di un protocollo istituzionale con le imprese interessate a salvaguardia del buon lavoro e del sistema imprenditoriale locale. Cosi come – secondo la Fiom – serve un piano regionale dei trasporti, dell’energia, nonche’ dei cicli integrati dei rifiuti e dell’acqua, per consentire il consolidamento di opportunita’ occupazionali e difesa delle esistenti, a cui ancorare un piano straordinario di formazione e riqualificazione professionale attento alle figure necessarie ed ai fabbisogni concreti delle aziende interessate”. Infine l’attivo ha rivendicato una riforma del welfare, degli strumenti di sostegno al reddito, che siano universalistiche ed inclusive. A tale scopo anche per indicare un percorso espansivo “e’ stato fortemente condiviso l’obbiettivo indicato dalla Fiom e dalla Cgil nazionale di costruire un nuovo statuto dei lavoratori e delle lavoratrici”. L’attivo infine ha dato mandato ai gruppi dirigenti della categoria “di costruire e consolidare la rete di relazioni con il modo dell’associazionismo, dei movimenti, della cultura e dell’impegno sociale nella regione per costruire una piattaforma comune sulla quale continuare ed estendere la mobilitazione e la lotta”.