Regione: Parentela (M5S), tavolo tecnico contro erosione costiera

Domenico Parentela

Domenico Parentela

Catanzaro- “Il problema dell’erosione costiera in Calabria va affrontato tenendo conto delle peculiarita’ di ogni singolo territorio, ascoltando associazioni e comitati interessati dai lavori di opere di difesa costiera”. Lo afferma il deputato M5S Paolo Parentela, dopo aver partecipato da semplice cittadino alla manifestazione organizzata dal comitato “Salviamo la Scarpina” di Soverato . Parentela aggiunge: “Approfondendo la tematica, sono giunto alla conclusione che l’unica soluzione percorribile sia quella di fare incontrare istituzioni e cittadini per fare in modo che i progetti definitivi diopere di difesa costiera tengano in considerazione le istanze di chi vive i territori interessati da tali lavori. Ci sono posti in Calabria – continua il parlamentare Cinque Stelle – in cui la forte erosione costiera richiede interventi immediati, perche’ il rischio e’ che le mareggiate possano mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Complice dello stato attuale sono stati anche i mancati interventi sul dissesto idrogeologico in gran parte del territorio regionale, in particolare sulle aste fluviali e torrentizie. In altre zone, invece, vanno prese in considerazione le ragioni di chi ha timori di carattere ambientale e paesaggistico perche’ intravede dei rischi in questi interventi che dovrebbero aiutare a frenare l’erosione costiera. I progetti vanno rimodulati anche in considerazione dell’impatto sulla fauna del parco marino che possono portare tali interventi, tenendo conto (come nel caso delle spiagge di Soverato) anche dell’indotto turistico portato dalle attivita’ di diving in fondali che rischiano di essere insabbiati e che conservano specie marine protette o ritrovamenti archeologici importanti”. Parentela conclude: “Il M5S si impegnera’ per sensibilizzare la Regione ad istituire un tavolo tecnico regionale coinvolgendo il mondo scientifico calabrese come ad es. i geologi, i tecnici degli enti competenti, le categorie professionali di settore e i comitati preoccupati per il futuro delle proprie spiagge e dei propri fondali. Siamo certi che attraverso la condivisione, la trasparenza e il dialogo democratico si possa giungere a soluzioni tecniche che possano risolvere il problema dell’erosione costiera che assecondino le ragioni di chi oggi protesta, evitando quindi interventi ed opere costose di incerta funzionalita’”.